tasse e propaganda

Schlein vuole la patrimoniale, ciclone Porro su Fusani: "Non serve a una c..."

Gira gira la sinistra torna sempre lì, sulla cara vecchia idea di mettere le mani nelle tasche degli italiani. Elly Schlein infatti è tornata alla carica sulla patrimoniale, su cui occorre "trovare un punto d’incontro tra forze che hanno idee diverse", ha spiegato la segretaria del Pd. Se ne parla nella puntata di mercoledì 10 luglio i "4 di sera", il talk di Rete 4. Claudia Fusani, giornalista dalle posizioni in sintonia con la galassia dem, si dice d'accordo con la proposta di Schlein "perché chi ha di più deve dare di più". Slogan abbastanza scontato anche perché, ammette, "abbiamo un sistema fiscale progressivo" e la vera sfida è "combattere l'evasione fiscale". 

La parola passa a Nicola Porro che spiega come il discorso sia "surreale". Perché? "La Shlein ha detto una stupidaggine, perché la tassazione già oggi è più che proporzionale, come ha detto Fusani", afferma il conduttore di Quarta Repubblica - impegnato venerdì 12 e sabato 13 luglio al Teatro Petruzzelli di Bari nella settima edizione dell’evento La Ripartenza, liberi di pensare - oggi in Italia chi ha di più non paga di più solo proporzionalmente ma anche progressivamente". 

 

Ma poi, chi finirebbe nelle maglie della patrimoniale dem? "Le statistiche dicono che solo il 5% degli italiani ha un reddito sopra il 55mila euro", e sono pochissimi i "ricchi ricchi". Insomma, "questa patrimoniale non serve a una cep*a e non porterebbe un euro, porterebbe soltanto a dare uno schiaffo in faccia ai ricchi", tuona Porro. Insomma, con la patrimoniale ideata dal Pd non si portano soldi allo Stato. Ma allora sorge un sospetto. "A meno che la patrimoniale" immaginata da Schlein "non vuol dire considerare nella ricchezza degli italiani anche la casa - conclude il giornalista - e allora lì, siamo fot**ti".