caso malpensa

Malpensa intitolato a Berlusconi, Beppe Sala deraglia: "Tempi barbari". Salvini lo liquida così

La decisione di intitolare l'aeroporto di Milano Malpensa a Silvio Berlusconi, com'era prevedibile, ha provocato la reazione rabbiosa della sinistra. Il sindaco di Milano, Beppe Sala, travolto dalle polemiche per l'emergenza sicurezza nella città che amministra, si distingue in questo esercizio. "A prescindere dall’idea e dal nome, è pazzesco che in Italia una decisione del genere venga presa da un presidente di Enac", ha detto l'esponente del Pd a margine della presentazione del progetto PizzAutoBus di PizzAut. Poi l'escalation. "Io -sottolinea il sindaco- non sono irritato, non si tratta di un problema di emotività; è un problema di razionalità, quello che discuto è perché non ci sia più il rispetto delle forme, della correttezza nei rapporti". In che senso? "l’intitolazione di un aeroporto non è una cosa che viene così. E chi la decide, un presidente Enac senza nemmeno consultare la società che ci lavora? Il presidente di Enac è pro tempore, va e viene; se una società è lì da anni, ci si dedica, rischia i suoi fondi e poi non viene nemmeno consultata... se questi sono i tempi barbari che stiamo vivendo, ce ne faremo una ragione, ma non posso di certo esserne felice", afferma Sala che parla di "tempi barbari" e attacca: "Proprio non riesco a comprendere come la politica sia correa di un modo di fare del genere". 

 

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Parole che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, liquida così: "Ci fosse a sinistra qualcuno che vale un decimo di Silvio Berlsuconi...", dice in una direta su TikTok a proposito delle critiche ricevute per l'intitolazione di Malpensa a Berlusconi. E "al sindaco Sala dico dai un attimo di attenzione alla tua città, che è anche la mia, devi garantire la sicurezza". Colpito e affondato. E sull'aeroporto Silvio Berlusconi, Salvini promette: "Non ci fermeremo".