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Premio Strega, vince Donatella Di Pietrantonio: "Userò la mia voce per le donne"

Tiberia De Matteis
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La cerimonia di assegnazione del Premio Strega 2024 si è svolta ieri, con diretta su Rai Tre, presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, sede dal 1953 dell’atto conclusivo del riconoscimento letterario. A designare il libro vincente una giuria composta dai 400 Amici della domenica, a cui si aggiungono come di consueto 245 voti espressi da studiosi, traduttori e intellettuali italiani e stranieri selezionati da 35 Istituti italiani di cultura all’estero, 30 voti di lettori forti scelti nel mondo delle professioni e dell’imprenditoria e 25 voti collettivi espressi da scuole, università e gruppi di lettura, tra cui i circoli costituiti presso le Biblioteche di Roma.

Novità di questa edizione sono state la doppia conduzione di Geppy Cucciari e Pino Strabioli e il ripristino dello spoglio dal vivo. Gli ultimi cento voti sono stati scrutinati uno per uno fino alla proclamazione del vincitore. In assenza della scrittrice premiata nella precedente edizione, Ada d’Adamo, scomparsa il 1° aprile dello scorso anno, è stato il direttore della Fondazione Bellonci, Stefano Petrocchi, a presiedere il seggio.

Con 189 voti si è aggiudicata la LXXVIII edizione del Premio Strega Donatella Di Pietrantonio, con “L’età fragile”, pubblicato da Einaudi che era considerata la superfavorita. Il racconto si riferisce a una storia vera: l’uccisione di Tamara Gobbo e Diana Olivetti nei boschi del monte Morrone in Abruzzo, avvenuta nell’agosto del 1997, un doppio femminicidio che ha lasciato anche una sopravvissuta, testimone poi al processo. A narrare la storia, in retrospettiva, è Lucia, figlia di un vecchio disilluso che le lascia l’eredità più pesante, ovvero il legame con la terra, e moglie di un uomo con cui non si capisce più.

“Userò la mia voce scritta e orale in difesa di diritti per cui la mia generazione di donne ha molto lottato e che oggi mi trovo a considerare non più scontati” ha dichiarato la scrittrice al momento della proclamazione, dopo aver assaporato il liquore Strega dalla bottiglia che costituisce il premio, confessando di non essere solita bere. Nata nel 1962 ad Arsita, in provincia di Teramo e attualmente residente a Penne, un borgo in provincia di Pescara, non ha mai lasciato la sua amatissima terra abruzzese, dove esercita la professione di dentista pediatrica.

La classifica ha poi previsto Dario Voltolini per “Invernale” (La nave di Teseo) con 143 voti, Chiara Valerio per “Chi dice e chi tace” (Sellerio) con 138 voti, Raffaella Romagnolo per “Aggiustare l’universo” (Mondadori) con 83 voti, Paolo Di Paolo per “Romanzo senza umani” con 66 voti, Tommaso Giartosio per “Autobiogrammatica” con 25 voti.

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