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Trevignano, Zanicchi mette ko il legale della veggente: "Piangeva per la miseria"
"Constat de non supernaturalitate", nessuna soprannaturalità. Il Dicastero per la Dottrina della Fede è intervenuto sulla controversa vicenda della sedicente veggente Gisella Cardia e del marito Gianni e le asserite apparizioni della Madonna nel terreno di loro proprietà a Trevignano, già bollate come "non soprannaturali" da un decreto emesso il 6 marzo dal vescovo di Civita Castellana, monsignor Marco Salvi, disponendo anche il divieto assoluto di celebrare sacramenti o guidare atti di pietà popolare od organizzare pellegrinaggi, momenti di preghiera. La veggente, però, non si è fermata e ha sfidato ancora il Vaticano. Se ne è discusso a Zona bianca, il programma di politica e di attualità condotto da Giuseppe Brindisi.
"Avvocato, lei è una donna giovane. Lei, lo giuri sulla Madonnina, ha mai creduto a questa signora?", ha chiesto Iva Zanicchi, rivolgendosi al legale della veggente. "Io non faccio giuramenti prima di tutto", ha risposto l'avvocato. "Lei non ci ha mai creduto. Lo vedo dall'occhio. È un avvocato e fa bene a difendere, ma non ci ha mai creduto", ha rincarato la dose la cantante. "Io sono cattolica e credo. Non sono in grado di dare risposte perché la scienza non mi aiuta. Dimo0stratemi il contrario. Le goccioline di sangue sono state analizzate e nessuno sa dirci di che sangue si tratta. Non danno risposte perché non sono in grado. Perché?", ha replicato il legale. "Io credo che la Madonnina piangesse sul serio a vedere quella povertà, quella miseria. Altro che piangere...Dovrebbe schiaffeggiare. Si sta parlando di soldi, di truffe, di denunce. Che c'entra l'apparizione? Andate, pregate, ma non credete sempre a queste persone che fanno solo del male", ha aggiunto Zanicchi.