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Salis promuove le occupazioni, Cerno: perché è "il nuovo modello Soumahoro"

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Ilaria Salis promuove e legittima le occupazioni abusive e sostiene che i 90mila euro richiesti da Aler siano esagerati, perché riguarderebbero una "presunta occupazione" basandosi "esclusivamente sul fatto che nel 2008 sono stata trovata al suo interno", sebbene "nei successivi sedici anni non siamo mai stati svolti ulteriori controlli per verificare la mia permanenza". Questo è stato il tema lanciato sul tavolo del dibattito da Francesca Barra e Roberto Poletti. Ospite a 4 di sera, il talk-show di politica e di attualità, Tommaso Cerno ha fatto chiarezza sulla vicenda e spiegato qual è la strategia della sinistra e della neo eletta di Avs. "Ho sentito cose fuori dalla realtà. In Italia le case vengono occupate da veri e propri racket di criminalità, vengono sottratte ai più deboli e l'unica cosa verde che hanno le case di questa sinistra rappresentata da Salis è il conto corrente di chi dovrebbe ricevere l'affitto e non lo vede per anni", ha detto con nettezza di parole. 

 

 

Il direttore de Il Tempo ha sottolineato come, per le opposizioni, esistano reati giusti e reati ingiusti. "Si chiede la gogna e il carcere preventivo per quelli che non ti piacciono e non ti fanno comodo e si trasformano in eroi dei delinquenti pluricondannati che, secondo questo ragionamento, dovrebbero rubare nei supermercati perché la gente fa fatica a fare la spesa, fare rapine in banca perché i mutui sono palesemente al di sopra della portata delle famiglie", ha affermato Cerno. "C'è uno stato anarchico rivoluzionario che è esattamente quello che Salis teorizza, presentandosi come il nuovo modello Soumahoro", ha continuato, per poi precisare: "Una persona candidata per prendere voti che non ha nessuna aderenza con il processo democratico richiesto a chi rappresenta gli italiani nelle Istituzioni. Il momento più basso della finta idealizzazione di una sinistra che ci sta dicendo che è giusto se delinqui in suo nome. È quel fascismo che a parole fanno finta di combattere". 

 

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