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Francia e Le Pen, si muove il "partito delle banlieue": lo scenario inquietante di Orsini

Francesco Forgione
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Nell’ultima puntata stagionale di “È sempre Cartabianca”, programma di Rete 4, condotto dalla giornalista Bianca Berlinguer, si è toccato il tema delle elezioni in Francia con il boom di Rassemblement National di Marine Le Pen, e la strategia della "desistenza" messa in atto dalla sinistra e da Macron. A parlare dei possibili scenari futuri è l’ospite di puntata, il professore Alessandro Orsini. Il docente esperto in Sociologia del terrorismo, parla dei rischi di ordine pubblico che potrebbero essere legati all’eventuale vittoria dell’estrema destra in Francia.

 

“Il vero problema, se dovesse vincere la destra, è al di fuori del perimetro istituzionale. Il vero problema, se dovesse trionfare Marine Le Pen, sono le banlieue”. Secondo Orsini, ci potrebbe essere un “rischio di rivolte” nei sobborghi, qualora l’RN si imponesse alle urne. “In queste elezioni, il vero protagonista sono le banlieue. Cosa succede al partito delle banlieue se vince l’estrema destra”.

 

Il tema non è da sottovalutare, spiega il professore aggiungendo: “lo stesso Macron si è affrettato a sciogliere le camere per paura di possibili rivolte nelle banlieue”. Alessandro Orsini ricorda il tragico episodio dello scorso anno quando, a Nanterre, un ragazzo di 17 anni fu ucciso dalla polizia per non essersi fermato ad un controllo stradale. L’episodio della morte del giovane Nael, scatenò una violenta rivolta che costrinse il governo a far intervenire l’esercito. Insomma, secondo il professor Orsini, il partito lepenista dovesse vincere, in Francia potrebbero scoppiare dei tumulti . Per le prossime elezioni la tensione è altissima.

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