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Francia, Mussolini contro l'ammucchiata: "Se Salis chiama Macron siamo alla frutta"

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In Francia si infiamma la campagna elettorale a pochi giorni dai ballottaggi in programma domenica 7 luglio, che potrebbero decretare nuovi equilibri politici nel Paese. Per frenare l'avanzata del Rassemblement National, arrivato in testa al primo turno, tra il partito Ensemble del presidente Macron e il Nuovo Fronte Popolare di sinistra è scattato un patto di "desistenza" e 214 candidati si sono ritirati. La vittoria della destra di Bardella, dunque, è ancora incerta. Di questo si è discusso a L'Aria che tira, il programma di politica e di attualità condotto da David Parenzo. Ospite in studio, Alessandra Mussolini ha espresso tutto il suo disappunto sul secondo turno e sul tentativo della sinistra di nascondere sotto al tappeto gli evidenti risultati della destra. 

 

 

Nessuna necessità di usare giri di parole. "Il secondo turno è una truffa", ha scandito Alessandra Mussolini a proposito delle elezioni legislative francesi. Il motivo? "È l''acchitto' politico", ha detto, aggiungendo poi che bisognerebbe fermarsi al primo: "O vinci o perdi. Questo è il volere degli elettori". "In Francia, se ce la fanno, vogliono truffare ai danni del cittadino. Al secondo turno si trovano delle alleanze che non si possono fare al primo turno", ha affermato l'europarlamentare di Forza Italia. In altre parole, ha continuato, si lancia "un'ammucchiata storica". Quindi l'affondo finale: "Se la Salis chiama Macron, siamo alla frutta". 

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