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Bernardini De Pace gela Fratoianni: "Ho trovato queste due sentenze...", colpo di scena da Berlinguer

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Uno scontro inedito quello andato in onda a È sempre Cartabianca tra Nicola Fratoianni e Annamaria Bernardini De Pace, entrambi ospiti di Bianca berlinguer nel programma di Rete 4. Nella puntata di martedì 2 luglio, l'ultima della stagione, si parla dell'inchiesta di Fanpage e della lettera di Giorgia Meloni ai dirigenti di FdI in cui la premier ribadisce che nel partito non c'è spazio per razzisti e antisemiti. Naturalmente, neanche questo basta al co-leader dell'Alleanza Verdi-Sinistra: "Oltre all'antisemitismo e al razzismo c'è un problema che si chiama fascismo", afferma Fratoianni che attacca il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi che aveva sottolineato come l'antisemitismo fosse un problema a sinistra: "Dovrebbe muoversi a fare quello che il Parlamento lo ha impegnato a fare, sciogliere le organizzazioni neofasciste". 

 

Ragionamenti che provocano la vibrante reazione di Bernardini De Pace, che non nasconde il suo dissenso durante le argomentazioni di Fratoianni, poi finalmente prende la parola: "Da avvocato oggi ho fatto una ricerca e ho trovato due sentenze sulle quali nessuno può discutere perché sono della Cassazione, una che riguarda il cosiddetto giornalismo d'inchiesta e l'altra che riguarda la cosiddetta apologia del fascismo", annuncia l'avvocato matrimonialista esperta di diritto della famiglia.

 

Ma cosa dice la Cassazione? "Sottolinea che il giornalismo di inchiesta ricorre solo quando il giornalista non si limita alla divulgazione di una notizia ma provvede egli stesso alla raccolta, al fine di informare i cittadini su tematiche di interesse pubblico ed è soggetto a un controllo rigoroso sul rispetto dei doveri deontologici, di lealtà e buona fede che è sempre gravano sul giornalismo", e che secondo De Pace, non sarebbero stati rispettati nell'ìnchiesta su Gioventù Nazionale. Sull'apologia del fascismo, l'avvocato riporta le parole della suprema corte  secondo cui deve essere "suscettibile di provocare adesioni e consenso" alla ricostituzione del partito fascista. Detto questo, Bernardini De Pace non fa sconti: le frasi contro gli ebrei "sono uno schifo insopportabile".  

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