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Biden fa un disastro in tv. Fabbri: "Le alternative? Ecco i nomi che circolano"

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Con la sua sicurezza e la sua inattesa disciplina, Donald Trump ha dominato il primo dibattito delle elezioni presidenziali americane contro un Joe Biden offensivo nella sostanza, ma molto confuso nella forma. Il presidente 81enne, che aveva chiesto che questo incontro faccia a faccia con il suo predecessore repubblicano si svolgesse all’inizio della campagna elettorale, ha perso un’occasione cruciale per rassicurare milioni di americani sulla sua vitalità e salute. Tanto che, a poche ore dalla fine dell’incontro, tra i Dem c’è già chi pensa a un nuovo candidato in corsa. Questo è stato l'argomento su cui è intervenuto Dario Fabbri, ospite nell'ultima puntata di Omnibus. 

 

 

Già da prima, cioè da quando il duello tv è stato organizzato, il dibattito sulla candidatura di Joe Biden "sta montando nelle fila dei responsabili dei democratici, che sono poi essenzialmente legati al campo di Obama, sono gli operativi", ha spiegato il direttore della rivista Domino. "Obama e Biden hanno un eccellente rapporto, quindi non è un dettaglio, non c' è nessuna rivalità, non c' è non c'è nessuna ostilità reciproca", ha specificato l'esperto di geopolitica. 

 

 

Ma quali potrebbero essere le alternative all'attuale inquilino della Casa Bianca? È questa la domanda che, all'indomani della sconfitta, tutti si pongono. I nomi che circolano, "a parte quello di Michelle Obama che per ora poi non possiamo escludere niente ma resta un po' appeso, sono nomi che si fanno da molto tempo, ma che non è neppure chiaro se siano in grado di sfidare davvero Trump", ha affermato Fabbri. "C'è la governatrice Whitmer, il governatore Newsom che peraltro si troverebbe da californiano una vicepresidente teorica californiana come Kamala Harris, lei stessa indicata come possibile candidato al posto di Biden", ha aggiunto. 

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