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Zona Bianca, le colpe del branco nel delitto di Thomas: "Uno solo ha parlato"

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Un delitto assurdo che ci interroga su cosa siamo diventati, sul rapporto tra genitori e figli, sulla vita dei nostri giovani. L'omicidio di Thomas Christopher Luciani, 16enne ucciso nel Parco Baden Powell di Pescara da due coetanei, ha scosso il Paese. Tra i tanti dettagli agghiaccianti che stanno emergendo, il fatto che gli altri rgaazzi presenti non solo non hanno mosso un dito o chiamato le forze dell'ordine davanti a quella scena, ma non ne hanno parlato con nessuno neanche il giorno dopo a eccezione di un ragazzo. "È una cosa che non è stata sottolineata abbastanza in questa vicenda sconvolgente", commenta Candida Morvillo nel corso della puntata di mercoledì 26 giugno di Zona Bianca, su Rete4. "Il gruppo di amici che era lì non è intervenuto subito - spiega la giornalista del Corriere della sera - questo ragazzo che in qualche modo è stato eroico a trasformarsi nel super testimone raccontando i fatti a suo padre, è stato l'unico ad averlo fatto". 

 

La giornalista sottolinea che "è stato bravissimo, per carità, lungi da me prendersela con lui, ma davanti alla scena anche lui non ha avuto il coraggio e non sapeva cosa fare. Non ha avuto la forza né di fermarli né di chiamare il 112". Un dato incontrovertibile: "Nessuno dei ragazzi che era con lui ha chiamato il 112 - conclude Morvillo -  questi ragazzi vivono con la testa china sul telefono e non sanno usarlo". 

 

Nel corso della puntata il giornalista Massimo Lugli commenta gli aspetti più crudi della vicenda, a partire dall'alto numero di coltellate inferte all'adolescente dai due aggressori. "Chi conosce la criminologia sa che con l'arma bianca c'è spesso overkilling, non è neanche un processo volontario molto spesso si colpisce ripetutamente senza neanche esserne coscienti", commenta. In questo omicidio tuttavia "c'è un'overdose di violenza - argomenta Lugli -  sono due contro uno, anche più sviluppati fisicamente. Quello che mi sconcerta moltissimo di questo omicidio è che mi sembra che siamo di fronte a una evidente premeditazione", afferma ancora il giornalista sulle evidenze emerse nelle ultime ore. 

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