l'inchiesta di fanpage

Tagadà, Donzelli contrattacca su Gioventù Nazionale: "Sull'invito a sparare tutti zitti?"

È stato il primo di Fratelli d'Italia a commentare la seconda puntata dell'inchiesta di Fanpage, rilanciata da La7, su Gioventù nazionale, l'organizzazione giovanile del partito. E il deputato e responsabile nazionale dell'organizzazione del partito, Giovanni Donzelli, ribadisce il punto davanti ai microfoni di Tagadà, giovedì 27 giugno. Un colloquio che presto si accende con il parlamentare che chiede la stessa attenzione anche dall'altra parte. Ma andiamo con ordine. "Esiste un limite che non è superabile che è quello dell'antisemitismo, è un germe pericoloso e contagioso che sta tornando in Italia soprattutto a sinistra, nei centri sociali con la scusa e la difesa della Palestina", afferma Donzelli in riferimento alle frasi contro gli ebrei riportate dal servizio e alle parole di Flaminia Pace, di Gn, nei confronti di Ester Mieli.

"C'è un pericolo antisemitismo e non dobbiamo consentire che contagi la destra - ribadisce il parlamentare - sull'antisemitismo noi siamo inamovibili e pur criticando le modalità di questi inchiesta, che sono incredibilmente inaccettabili, per noi non è accettabile quello che abbiamo visto e sentito dire da alcuni singoli militanti giovanili e quindi chi sbaglia paga e viene cacciato”.  

La stessa Pace si è dimessa dal  Consiglio Nazionale dei Giovani. "Se diciamo che qualcuno lo cacciamo, lo cacciamo", afferma Donzelli. I conduttori Sappino e Orsingher a quel punto chiedono se sul caso interverrà la premier Giorgia Meloni. "Il partito si è espresso - commenta l'esponente di FdI - quindi provare a indebolire l'Italia in questo momento di  trattative (al Consiglio europeo, ndr) da parte della sinistra, per costringere Giorgia Meloni invece di occuparsi di difendere interesse nazionale ed europeo a occuparsi di questioni di cui partito di cui si è già occupata credo che sia non solo irrispettoso di Meloni ma anche dell'Italia". 

 

Detto questo, Donzelli fa notare alla trasmissione di La7 un particolare passato sotto traccia. "Approfitto della vostra ospitalità perché vorrei una condanna inequivocabile da parte della sinistra e se vi riesce anche vostra del fatto che la seconda puntata di cui stiamo parlando era stata pubblicizzata sui social con una canzone che invitava a sparare a vista, quindi a Fratelli d'Italia e ai ragazzi di Gioventù Nazionale", afferma Donzelli. Il riferimento è alla canzone dei 99 Posse "Rigurgito antifascista" che si sente nel video, che recita per l'appunto "se vedo un punto nero gli sparo a vista". "Una cosa è un ragazzo che in privato fa una battuta sbagliata e ne pagherà le conseguenze - rimarca Donzelli - Altra cosa è un'organizzazione ufficiale che invita a sparare a vista. Chi la pensa diversamente? Su questo non ho sentito una parola dal Pd e da La7...".  Insomma, se poi "un matto fa del male a un ragazzo che ha la colpa di frequentare Fratelli d'Italia?", e ancora: "Farete un'inchiesta su Fanpage?". I conduttori non raccolgono l'invito, e si limitano a ribadire che La7 è contro la violenza. 

Donzelli a Tagadà, il video di La7