Case green, la direttiva fa paura. Cerno: "Insieme alla caldaia cambieremo il proprietario"
La normativa Ue sulle case green sta già influenzando il mercato immobiliare italiano, spingendo sia i venditori che gli acquirenti a ripensare alle proprie strategie in risposta ai nuovi requisiti di efficienza energetica. Stando alle stime, circa 5 milioni di immobili residenziali in Italia potrebbero essere tirati in ballo, con spese di ristrutturazione tra i 20.000 e i 55.000 euro per famiglia. Chi pagherà il conto? Chi colpirà maggiormente la stangata? Questi sono stati gli interrogativi posti agli ospiti di 4 di sera, il programma condotto da Roberto Poletti e Francesca Barra. In collegamento con lo studio della trasmissione, il direttore de Il Tempo Tommaso Cerno è intervenuto sul tema caldo. "Ci stanno dicendo che, a causa della nostra caldaia, finisce il mondo. Stanno scaricando su milioni di famiglie un prezzo molto alto, che porterà non soltanto a un ulteriore disagio e allontanamento da quello che era il quotidiano degli europei, ma anche al fatto che saremo costretti a vendere le case", ha detto.
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"Tra mutui e costi obbligati, chi stima quello che sta per avvenire, sa che sono pronti 4000 o 4500 miliardi di euro di fondi esteri per comprare immobili", ha ricordato Cerno. Il tema, secondo il direttore de Il Tempo, è che "cambierà il modo di abitare". Due sono, infatti, le prospettive possibili. Se "per andare verso un mondo migliore mettiamo in conto di portarci dietro anche il modo di abitare l'Italia", allora la strada è quella di "una politica per gradi". Se, invece, "decidiamo che per fare quest'operazione gli interessi veri sono altri", ha spiegato, "cambiamo insieme all'energia, alla caldaia e alla classe dell'edificio, anche il proprietario". Il problema, secondo Cerno, è che "ci saranno almeno il 50% degli edifici italiani che passeranno di proprietà". "Tutti vogliamo vivere in un mondo più pulito, più sano ed energeticamente portato al futuro", ha ricordato, rispondendo a chi grida alla fine del pianeta Terra.