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Tommaso Cerno a Rtl: perché Meloni sarà fondamentale nella nuova Ue

Gabriele Imperiale
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Giorgia Meloni sarà fondamentale nel lungo cammino delle euro-nomine e nella sempre più probabile riconferma di Ursula Von der Leyen alla guida della Commissione europea. Servirà l’appoggio del presidente del Consiglio italiano per un’Europa più bilanciata. Parola del direttore de Il tempo, Tommaso Cerno, ospite di RTL 102.5. Meloni “serve se vogliono fare un'Europa poi bilanciata – spiega Cerno – dove i tre grandi paesi dove la destra ha avuto un risultato oltre le aspettative e che segna una richiesta di discontinuità con Ursula Von der Leyen, è qualcosa che politicamente l'Europa ritiene fondamentale”. “Rispondere a tutte le istanze che questo voto ha dato” sarebbe quindi una delle possibili vie che l’Europa potrebbe seguire e per farlo, la posizione di Meloni deve essere ascoltata. Ma c’è un’altra via per Bruxelles, quella di “calcolare sul pallottoliere politico le maggioranze apparenti del Parlamento – ma ciò darebbe, spiega il direttore – una spinta ulteriore verso direzioni come un Green esasperato, come la poca considerazione per l'impoverimento delle classi medie nei grandi paesi fondatori”.

 

 

Una scelta che però secondo Cerno porterebbe “a una spaccatura e a un ulteriore distacco tra i cittadini e questo palazzo di vetro che sembra andare avanti come se nulla fosse”. Politica europea che si intreccia nel racconto del direttore dei principali fatti del giorno a quella italiana. Invitato dal conduttore a dire la sua sulle dichiarazioni del presidente del Senato, Ignazio La Russa, in merito ai ballottaggi e a una riforma condivisa, Cerno ne è sicuro: “In Italia in questo momento la parola condiviso è completamente estranea al dizionario politico – spiega – È coraggioso il Presidente del Senato”.

 

 

I risultati delle amministrative portano una riflessione: “L'ho detto quando ha vinto il centrodestra e quando ha vinto il centrosinistra, i cittadini italiani sono molto più intelligenti di quanto li pensiamo noi – sottolinea il direttore – Hanno vinto quelli che per i cittadini, che sono la cassazione della democrazia e hanno sempre ragione, sono quelli che hanno ritenuto migliori”. 
Ma il voto alle amministrative, nonostante i toni trionfalistici delle opposizioni, secondo Cerno “non c'entra nulla con la situazione generale su cui c'è stato un voto politico qualche settimana fa che ha dato una determinazione precisa e chiara sia al governo sia al principale partito di opposizione”.

 

 

Tornando a La Russa, il direttore fa un commento ironico ma che svela molto della politica italiana: “Proporre una riforma elettorale, benché invocando la condivisione, penso sia andare nella direzione opposta perché in questo momento in Italia non si riesce a condividere nemmeno le previsioni del tempo – spiega e poi chiude il suo ragionamento – Non è il clima per fare nessun tipo di riforma condivisa. Il governo ha scelto di andare avanti su quelle che ha proposto in campagna elettorale e vediamo il clima che si sta generando. Introdurre anche quella elettorale è sicuramente un elemento, come dire, di ulteriore rissa”.

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