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Ilaria Salis, scatta la rivolta: "Monza non ti vuole", lo striscione clamoroso

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Dopo la scarcerazione dal carcere di Budapest per l'elezione al Parlamento europeo nelle liste di Avs, Ilaria Salis è tornata a casa, a Monza. In un clima non proprio di festa. Oggi, domenica 23 giugno, infatti è spuntato uno striscione eloquente nella città brianzola: "Salis, Monza non ti vuole", firmato dal movimento Brianza in trincea che ha diffuso sui social le foto del drappo, collocato nello stesso punto in cui l'insegnante accusata di aver partecipato al pestaggio di alcuni attivisti di destra in Ungheria si era fatta fotografare dopo il ritorno a casa. Gl attivisti di destra che fanno parte del movimento Rete dei patrioti hanno scritto un lungo post per motivare il loro gesto alla luce del risultato delle europee. 

 

"Ciò che colpisce di più di questa passata tornata elettorale riguarda l'impresentabilità di certe persone che sono riuscite per il rotto della cuffia ad entrare in Parlamento", si legge nel comunicato. "Grazie al 'soccorso rosso' dell'instancabile Fratoianni e di AVS, la compagna (Salis, ndr) è riuscita a evitare una condanna certa in terra magiara; Salis, dal canto suo, non ha a carico suo solo questi ultimi fatti, ma anche altre precedenti condanne, tra cui le more creditizie in merito ad immobili da lei occupati", scrive il movimento, "la coerenza di tale elemento è comica, visto e considerato il suo status da piccola borghese: colei che combatte contro il mostro capitalista, è al tempo stesso residente a ridosso della nostra magnifica Villa Reale e delle tante ville adiacenti. 'Cara' Salis, sappi che con Monza e la terra brianzola non c'entri assolutamente nulla! MONZA NON TI VUOLE", conclude il post. 

 

Salis era finita al centro delle polemiche negli ultimi giorni per il post con cui rivendicava con orgoglio di aver occupato abusivamente un appartamento a Milano per il quale l'Aler, l'ente delle case popolari, le contesta affitti non pagati e indennità per 90 mila euro. 

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