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Ilaria Salis e il "diritto" a occupare, l'Aler valuta la querela: la frase incriminata

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Ha indignato molti il post con cui Ilaria Salis ha risposto alle critiche per l'occupazione abusiva di un appartamento a Milano che ha spinto l'Aler, l'ente delle case popolari, a chiederle 90mila euro di affitti arrestati. L'ex detenuta in Ungheria proiettata al Parlamento europeo dall'Avs di Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli su Instagram in pratica ha rivendicato il diritto a occupare gli immobili se si è in difficoltà economiche. La brianzola ha poi colto la palla al balzo: ha ringraziato Libero, il giornale che per primo ha svelato il caso, per aver riportato l’attenzione mediatica sul tema della casa... Tanto che ha promette campagne ad hoc all'insegna dello slogan "mai più gente senza casa, mai più case senza gente", tra l'altro scopiazzato dai movimenti brasiliani. 

 

Ma oltre all'indignazione, l'uscita della rossoverde ha fatto arrabbiare anche l'Aler (oltre al danno, la beffa verrebbe da dire) che è stata definita come un organismo che agisce senza scrupoli. E l'ente ora valuta la querela. Ecco il passaggio incriminato: "Aler reclama un credito di 90.000 euro nei miei confronti come 'indennità' per la presunta occupazione di una casa in via Giosuè Borsi a Milano, basandosi esclusivamente sul fatto che nel 2008 sono stata trovata al suo interno. Sebbene nei successivi sedici anni (!) non siano mai stati svolti ulteriori controlli per verificare la mia permanenza, né sia mai stato avviato alcun procedimento civile o penale a mio carico rispetto a quella casa, Aler contabilizza tale credito e non si fa scrupolo a renderlo pubblico tramite la stampa il giorno prima delle elezioni". E ancora: "L’ente che dovrebbe tutelare questo diritto (alla casa, ndr) sembra essere più interessato a criminalizzare il movimento di lotta". 

 

E così, riporta il Giornale, Aler Milano che gestisce il patrimonio di edilizia residenziale per conto della Regione Lombardia "ha già dato mandato agli avvocati «di valutare se il tenore delle suggestioni personali» della Salis «possano ledere o diffamare» la propria immagine e reputazione»". 

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