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Pomeriggio 5, la lezione di Giuliacci sul meteo: cosa c'è dietro gli eventi estremi

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Il gran caldo e la siccità mordono in ampie zone d'Italia, ma già nel fine settimana è previsto il ritorno del maltempo al Nord. Il meteo sembra sempre più caratterizzato dall'alternanza di lunghi periodi secchi ed eventi atmosferici violenti. A spiegare qual è la situazione del clima in questo periodo storico è il colonnello Mario Giuliacci, riferimento del tempo in tv e sul web, intervenuto nel corso della puntata di venerdì 21 giugno di Pomeriggio 5, su Canale 5. Il meteorologo sottolinea un dato che va in controtendenza rispetto alle impressioni di tanti profani: "Non è cresciuto il numero di eventi calamitosi", spiega Giuliacci che si riferisce a "nubifragi, trombe d'aria, venti forti". Cosa è cambiato allora? "È cresciuto il numero di temporali che danno luogo a eventi eccezionali", afferma l'esperto, e contemporaneamente è aumentata anche la loro intensità.

 

La variabile da tenere in considerazione più di tutte è proprio questa, la potenza dei temporali che possono scatenarsi perché questi "si alimentano di calore". Insomma, "essendo aumentata la quantità di calore disponibile sul suolo terrestre" per il riscaldamento globale, spiega Giuliacci, "che sia la colpa dell'uomo o no ma è così, è cresciuto anche il numero di temporali che portano questi eventi". Il meteorologo invita poi a evitare sensazionalismi sulle temperature che si registrano per esempio sull'asfalto e sugli oggetti, di gran lunga superiori a quelle rilevate dalle stazioni meteorologiche che seguono standard precisi e rilevano la temperatura dell'aria. 

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