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Riscaldamento globale, Battaglia fa impazzire gli ambientalisti: "Narrazione fasulla"

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Riscaldamento globale, caldo record e rischio di fenomeni meteo estremi. A Stasera Italia, nella puntata di giovedì 20 giugno, si parla della situazione climatica con le regioni del Sud che già fanno i conti con la siccità, e siamo ancora a giugno. Per Valerio Rossi Albertini, fisico e divulgatore scientifico, non ci sono molti dubbi che alla base dell'aumento globale delle temperature c'è la mano dell'uomo e delle emissioni inquinanti, che vanno necessariamente ridotte per cercare di limitare i danni al nostro pianeta. Posizione abbastanza diffusa ma che viene ribaltata completamente da un altro ospite della trasmissione di Rete 4, il professor Franco Battaglia, docente di Chimica fisica e portavoce della fondazione Clintel-Italia. 

 

"Non c'è nessuna responsabilità delle emissioni antropiche sul riscaldamento globale che è una cosa che esiste - afferma il docente - ma è cominciato nel 1690, il pianeta si sta riscaldando per ragioni naturali". Insomma, la posizione di Battaglia è totalmente opposta non solo a quella di Rossi Albertini, ma anche di molti scienziati e delle nutrite schiere di eco-attivisti. "Sono andato a guardare le temperature, le serie storiche, di una città a caso. Ho scelto la mia città d'origine, Catania - racconta il ricercatore - ebbene nel mese di giugno la temperatura più alta registrata a Fontanarossa è stata di 32°c. Sono andato indietro a 50 anni fa" e "nel 1974 la temperatura nello stesso periodo era esattamente 32 gradi". Lo stesso valore. Battaglia spiega che negli anni successivi, nei '70 e negli '80, nella prima parte di giugno sono state registrate a Catania temperature anche superiori a quelle di questi giorni. 

 

Cosa se ne deduce? "Abbiamo una narrazione fasulla che è questa dell'allarmismo, siamo in estate e fa caldo - tira le somme il prof - la cosa grave è la mancanza di infrastrutture per affrontare alcune conseguenze come per esempio il rischio di siccità". Battaglia per esempio spiega come grazie all'energia nucleare si potrebbe rendere potabile l'acqua del mare con la cosiddetta osmosi inversa, "come fanno a Dubai e in Israele", mentre "insistiamo con pannelli fotovoltaici ed eolico". Altro fumo negli occhi per ambientalisti militanti ed eco-attivisti. 

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