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Bortone-Rai, riparte il coro della sinistra su TeleMeloni: "Clima nero..."

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La sinistra torna cantare in coro lo spartito di TeleMeloni. La solita musica attacca dopo le indiscrezioni che vedono il programma di Serena Bortone, Chesarà, in onda sabato e domenica sera su Rai 3 non confermato per i palinsesti autunnali e della prossima stagione. Tuttavia il destino della trasmissione è ancora incerto e niente è stato ancora definito, come riporta Adnkronos. L'agenzia fa sapere inoltre che è vero che sono in corso trattative con Maria Latella per un potenziale nuovo progetto. Detto questo le indiscrezioni suggeriscono che "Che Sarà" potrebbe non tornare sugli schermi nella prossima stagione ma bisognerà aspettare la presentazione dei palinsesti Rai al Consiglio di amministrazione, prevista per il 26 e 28 giugno.  Tuttavia, una cosa certa è la presenza di Serena Bortone alla presentazione dei palinsesti alla stampa, in programma il 19 luglio nella sede Rai di Napoli.

 

In questo contesto ancora in divenire si collocano le posizioni tranchant dell'opposizione. "A Serena Bortone è costato caro l’aver reso pubblico il mancato monologo sul 25 aprile di Antonio Scurati. Telemeloni non l’ha perdonata e non potrà condurre il suo ’Che sarà’ su Rai Tre. Fuori l’antifascismo da Telemeloni e fuori chi ha denunciato la censura. Palazzo Chigi e i vertici di viale Mazzini stanno mettendo a rischio la libertà di informazione nel nostro Paese. Noi faremo di tutto per difendere l’articolo 21 della Costituzione. Fuori palazzo Chigi dalla Rai", afferma in una nota Sandro Ruotolo, responsabile Informazione, Cultura, Culture e memoria nella segreteria Pd. Mette insieme un po' di tutto Marco Tarquinio, ex direttore dell'Avvenire eletto europarlamentare del Pd: "Ragazzi picchiati da neofascisti perché ’colpevoli' di essere di sinistra e di aver manifestato in piazza. La giornalista e conduttrice Serena Bortone ’punita' con l’espulsione dal palinsesto Rai per aver reso omaggio a Giacomo Matteotti dando voce all’antifascista Antonio Scurati. Quando si dice un clima nero". 

 

L'indiscrezione per Debora Serracchiani della segreteria nazionale Pd "è la prova che TeleMeloni esiste e lotta a fianco della destra al Governo, con l’obiettivo evidente di non lasciare libero nessuno spazio di opinione autonomo. I giornalisti come Serena Bortone vanno zittiti o allontanati, togliendo programmi e agitando la minaccia di licenziamento. Oggi alla Rai non serve una professionista seria, competente e apprezzata dal pubblico. Viene premiato chi canta in coro sotto la bacchetta dei dirigenti Rai e messo fuori chi sia sospettato di non essere allineato". Attacchi che trascurano un aspetto fondamentale, ossia gli ascolti tv. Il programma, ricorda Libero, "è inchiodato attorno al 3%: insomma, Che sarà... non funzionava", spiega il quotidiano. Ma per la sinistra l'unica cosa che conta è sventolare due bandiere, quella dell'antifascismo e quella contro TeleMeloni... .

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