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Soumahoro piomba sul bracciante di Latina: "Regolarizzare tutti gli invisibili"

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L'ex paladino dei braccianti Aboubakar Soumahoro piomba sul caso di Satnam Singh. Il lavoratore indiano di 31 anni era rimasto gravemente ferito nelle campagne di Latina, invece di essere portato in ospedale era stato scaricato fuori alla sua abitazione insieme alla moglie. Scattati i soccorsi, ha subito l'amputazione del braccio ma poi è morto per la gravità delle sue condizioni. Una vicenda che spinge il deputato del Misto, finito in Parlamento grazie ad Alleanza Verdi-Sinistra ma poi mollato per lo scandalo delle coop di moglie e suocera, ha lancciare la sua proposta sul tema dei lavoratori migranti. 

 

Singh "è purtroppo l’ennesima vittima nella filiera del cibo. E da più di dieci anni che, a gran voce, chiediamo, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori braccianti, di regolarizzare tutti gli invisibili delle nostre campagne, da nord a sud, perché è l’unico modo per strapparli dall’illegalità e riconoscere loro diritti e dignità", tuona Soumahoro, tra l'altro componente della commissione Lavoro. "Chi conosce bene il sistema agroalimentare del nostro paese sa che l’unico modo per combattere il caporalato è contrastare le ingiustizie e le storture che si innestano nella filiera del cibo. Infatti i giganti della distribuzione agroalimentare impongono prezzi bassi ai contadini che a loro volta schiacciano con bassi salari i braccianti. Purtroppo, l’attuale Governo non ha accolto il mio Ordine del giorno che chiedeva di introdurre nel nostro ordinamento la 'patente del cibo', per garantire la giusta ed equa remunerazione del lavoro svolto dai produttori e contadini ed un salario dignitoso ai braccianti, in modo da garantire un cibo etico. Attraverso la regolarizzazione dei migranti invisibili e l’introduzione di una Patente del cibo si potrebbe contrastare lo sfruttamento evitando morti sul lavoro, come accaduto a Satnam Singh nelle campagne di Latina", conclude Soumahoro che piomba così sulla tragedia pontina. 

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