Otto e mezzo, “una cosa orribile”. Gruber-Sechi, volano gli stracci sul premierato
Il premierato fa litigare Lilli Gruber e Mario Sechi. Dopo il primo deciso passo al Senato della riforma costituzionale e la successiva manifestazione delle opposizioni in Piazza Santi Apostoli, nello studio di Otto e Mezzo si discute della nuova modifica della Costituzione e i toni si fanno così tanto tesi da vedere la conduttrice del programma serale di La 7 confrontarsi aspramente con il direttore di Libero. Sechi sta concludendo il suo intervento, chiarendo che – a suo parere – Giorgia Meloni andrà fino in fondo e con il suo esecutivo farà tutto quanto necessario per far approvare la riforma del premierato, nonostante il coro dei no delle opposizioni e la sua levata di scudi.
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Dopo questo passaggio, il direttore di Libero invece analizza la politica contemporanea e perché il presidente del Consiglio deve andare avanti sulle riforme in un paese come l’Italia fortemente polarizzato: “La politica contemporanea non è quella che desideriamo. Dobbiamo valutarla per quello che è – esordisce Sechi –. Il voto in Francia, il voto in Germania. La conferma dei voti, aumentati del Governo italiano”. Il costituzionalista Roberto Zaccaria, ospite anche lui in studio, interrompe il ragionamento: “Non dei voti, delle percentuali. Perché i voti sono molti diversi”. Sechi però tiene il punto: “Ha sempre vinto le elezioni e ha aumentato le percentuali – risponde e poi continua nel suo intervento –, il sistema della politica contemporanea funziona così e chiunque voglia farlo funzionare in una maniera diversa va a perdere le elezioni”.
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Stavolta è Gruber a riprendere la parola: “Stai dicendo una cosa orribile secondo me” – la conduttrice di La 7 critica aspramente i concetti espressi da Sechi che prova ad imbastire una difesa: “È orribile ma è così”. Tanto basta per fare scattare l’immediata reazione della giornalista che, prima di passare la parola agli altri ospiti, rincara la sua critica: “No intanto non è così dappertutto” – dice Gruber a cui però risponde prontamente il direttore di Libero: “Guardati i numeri”. Gruber però è inflessibile e prima di lasciare la parola a Lina Palmerini, conclude il suo intervento: “Non è che i cittadini possono accettare passivamente delle trasformazioni in peggio della società”. Sechi si dimostra instancabile e scrive la parola fine alla tenzone: “Ma non è che noi facciamo la politica con i desideri, la facciamo con i fatti”.