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Estetista Cinica nella bufera per la cena a Brera, Cremaschi: "Bisogno di ghigliottina"

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Non è un buon periodo per le influencer. Cristina Fogazzi, meglio conosciuta come l'Estetista Cinica, è finita nell'occhio del ciclone per aver organizzato una cena alla Pinacoteca di Brera per lanciare il suo brand in Spagna. Una pioggia di critiche l'ha travolta: "Che cafonata", "Che tristezza", "Uno spettacolo indecoroso e indegno", hanno scritto gli utenti sui social. Oggi, la diretta interessata, è stata ospite di David Parenzo e ha provato a spiegare le sue ragioni. "Ci tengo a precisare questa cosa: non ci hanno consegnato le chiavi della Biblioteca Braidense, c'erano sorveglianti ovunque e tutti si sono mai mossi nel rispetto delle regole. Volevo mostrare le bellezze del nostro paese a degli ospiti stranieri", ha detto l'imprenditrice digitale. Su questa vicenda si è espresso Giorgio Cremaschi: "Ho scritto un libro che cerca di spiegare come cavolo siamo arrivati a questa società schifosa di oggi. Io non ce l'ho con la signora, ma a Brescia una volta facevano il ferro e adesso l'imprenditoria cinica", ha esordito.

 

 

 

"È l'involuzione del sistema. Se la signora si chiama cinica, saprà che farà soldi grazie a quello che ha fatto e piangerà meno. C'è la distruzione del pubblico. Domani avremo l'addio al celibato al Colosseo con gladiatori e schiavi. Dopodomani le festine agli ospedali. Siamo una società che sta tornando al Medioevo: si distrugge il pubblico, si distruggono i diritti", ha continuato il saggista. Poi la frase che ha lasciato tutti i presenti di stucco: "I ricchi sono ricchi perché se lo meritano. I poveri sono poveri perché non si sono dati da fare. Bisogna che i ricchi ricomincino ad avere paura. Sento il bisogno della ghigliottina. Ha risolto tanti problemi dell'umanità. I ricchi devono avere paura di perdere quello che hanno". 

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