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Otto e mezzo, Travaglio attacca il governo sul premierato: "Sembra chiù pilu per tutti"

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Con 109 voti favorevoli, 77 contrari e un astenuto, l’Aula del Senato ha approvato il ddl Premierato, che prevede l’elezione diretta del presidente del Consiglio. Il provvedimento è ora atteso all’esame della Camera per l’ok definitivo in prima lettura. Trattandosi di riforma costituzionale, sarà necessario poi un ulteriore passaggio in entrambi i rami del Parlamento. Soddisfatta la premier Giorgia Meloni. "Un primo passo in avanti per rafforzare la democrazia, dare stabilità alle nostre Istituzioni, mettere fine ai giochi di palazzo e restituire ai cittadini il diritto di scegliere da chi essere governati", ha dichiarato. E di questo si è discusso a Otto e mezzo, il programma di politica e di attualità di La7. "Tutto bene, quindi?", ha chiesto Lilli Gruber a Marco Travaglio.

 

 

 

"Sembra chiù pilu per tutti...come dice Cetto La Qualunque (il protagonista del film Qualunquemente, ndr)": così ha risposto il direttore del Fatto Quotidiano, che poi ha attaccato, come di consueto, il governo Meloni. "No, al contrario. La democrazia, come l'hanno dipinta i nostri costituenti, è un'orchestra dove tutti gli strumenti devono suonare in simultanea alla perfezione. Altrimenti l'armonia diventa cacofonia. Questa roba qua è un assolo, un uomo solo al comando", ha replicato alla conduttrice. "È un'idea malsana della maggioranza. La destra ha sempre voluto il presidenzialismo, l'elezione diretta del Presidente della Repubblica, che paradossalmente conterrebbe meno guai. L'intenzione qui è un uomo solo al comando. Il problema è che o fanno la svolta autoritaria o non lo fanno e succede il caos, come è accaduto in Israele. Questo è il bivio: dipenderà dalla riforma elettorale", ha aggiunto. 

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