otto e mezzo

G7, il giudizio di Paolo Mieli: "Meloni la più forte, intorno morti viventi"

"È stato un onore per me e per l’Italia presiedere questo Vertice. Senza timore di smentita di un successo si è trattato". Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha aperto la conferenza stampa finale del G7 di Borgo Egnazia. "L’Italia ha avuto puntati i fari del mondo e sono orgogliosa di come la nostra nazione sia riuscita, ancora una volta, a stupire e a tracciare la rotta. È stato uno straordinario gioco di squadra", ha scandito con orgoglio la leader di Fratelli d'Italia, reduce anche dal successo elettorale delle Europee. Di questo si parla ancora a distanza di giorni. "Il quadro europeo è inquietante. L’Europa ha bisogno di una guida forte, non può vivere di mediazioni. Meloni ambidestra deve scegliere con chi stare. In Europa si media troppo", ha dichiarato Romano Prodi parlando dal palco di Repubblica delle Idee, intervistato da Francesco Bei. 

 

 

Questo è stato uno dei temi che Lilli Gruber ha lanciato sul tavolo del dibattito a Otto e mezzo, il programma di politica e di attualità che va in onda tutti i giorni su La7. Ospite in studio, Paolo Mieli è partito proprio dalle parole di Romano Prodi e dalla richiesta di un commento della conduttrice per esprimere la sua opinione al riguardo. "Per ora ha mostrato di non aver scelto nessuna delle due destre, perché fuori fa il personaggio internazionale, ma qui è già da un anno e mezzo al governo e questi fenomeni si manifestavano anche prima. Quando si diventa Presidente del Consiglio, si capisce che un capo di governo e di partito può dare una disposizione del tipo ‘basta, smettetela con questa esposizione fascista’, non è come andare alle celebrazioni per la morte di Ramelli", ha detto il giornalista, per poi aggiungere: "Meloni era la più forte, ma aveva intorno dei morti viventi, anche litigiosi", ha concluso.