Ilaria Salis torna in Italia, Dalla Chiesa: "Ecco cosa scriveva di Fratoianni il padre"
Nessuna giustizia fascista di Viktor Orbán. Ilaria Salis rientrerà già oggi in Italia, all’indomani della sua liberazione, concessa dall’Ungheria dopo la sua elezione al Parlamento europeo con Alleanza Verdi Sinistra. L'insegnante, arrestata a Budapest nel febbraio 2023, festeggerà nel suo Paese lunedì il suo 40esimo compleanno. E il ritorno dell’eurodeputata è stato uno degli argomenti che Bianca Berlinguer ha lanciato sul tavolo del dibattito nel corso dell'ultima puntata di Prima di domani, il programma di politica e di attualità di Rete 4. "Ero contenta che una nostra connazionale fosse uscita dalla galera e fosse al sicuro in una casa", ha premesso Rita Dalla Chiesa in collegamento con lo studio.
"Dovremmo imparare dall'Ungheria". Cerno smaschera la giustizia politica
Ciò che non torna, secondo la conduttrice, è che "il padre (di Ilaria Salis, ndr) si è completamente affidato a Fratoianni, di cui una volta aveva scritto che se fosse stato eletto sarebbe emigrato, e mi dispiace invece che non abbia riconosciuto alla Farnesina, a Tajani e a chi si è occupato della storia della Salis, tutto l’impegno che è stato messo in campo per farla uscire dal carcere", ha spiegato. Argomento di dibattito anche il G7. "Questo G7 è stato un successo per la Meloni perché è la donna che in questo momento ha maggiori possibilità di parlare e agire in tutto il mondo. Sul mancato inserimento della parola aborto nel comunicato del vertice non capisco il senso e trovo sbagliate le critiche in quanto la legge non viene toccata in alcun modo così come i diritti delle donne", ha detto.