Piazzapulita

Piazzapulita, “osanni una terrorista”. Rissa tv tra Bocchino e Di Cesare: vergognati

Gabriele Imperiale

Italo Bocchino-Donatella Di Cesare: che duello a PiazzaPulita. Il nuovo faccia a faccia tra i due – sempre su La 7 – è l’ennesimo scontro ad alta tensione e Corrado Formigli ha fatto fatica a mantenere il controllo dello studio. Ospiti entrambi del programma di approfondimento del giovedì sulla rete di Urbano Cairo, dopo aver visto l’inchiesta di Fanpage su Gioventù Nazionale e un servizio sulle dimissioni di Paolo Signorelli, Bocchino e Di Cesare ancora una volta si sono scontrati. L’argomento è quello di sempre: la netta contrapposizione politica che c’è tra i due. Tutto nasce dall’intervento del direttore editoriale de Il secolo d’Italia chiamato da Formigli al commento sul caso Signorelli: “Le uniche cambiali che Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia ha da pagare sono quelle nei confronti degli elettori. Tutto il resto è fantasia – esordisce il direttore –. E Paolo Signorelli sei anni fa ha scritto delle cose che nessuno di noi può condividere. Ovviamente siamo d'accordo su questo. Ma la domanda è, Paolo Signorelli oggi che persona era e come faceva la sua professione da giornalista?”. 

 

 

Fin qui tutto bene, ma la fase al veleno che pronuncia dopo Bocchino scatena la bagarre tra i due: “Lui deve pagare per una cosa di 6 anni fa, i ragazzi devono pagare a 18 anni per delle cazzate enormi che fanno in quelle serate, poi però è assolta la professoressa Di Cesare che invece è un po' più matura dei ragazzini di 18 anni e che insegna filosofia…”. Tra i due non scorre buon sangue e Di Cesare, già pronta allo scontro, non aspetta che Bocchino concluda: “Di sostituzione etnica ne ha parlato il ministro Lollobrigida..”. Preparato anche lui allo scontro, il giornalista invita la sua interlocutrice a farlo finire: “Io non l’ho interrotta, quando vuole parliamo pure della sostituzione etnica – il direttore continua il suo intervento e riprende da dove la professoressa lo aveva interrotto –. Fa un post per osannare una terrorista che si è sporcata le mani di sangue…” 

 

 

Nuova interruzione della Di Cesare. La tensione si alza nello studio di Formigli. “Ma non si è stufato di ripetere sempre questa sciocchezza su un post frainteso?” chiede la professoressa de La Sapienza. Bocchino la punzecchia ironicamente: “Le fa male. Le fa molto male”. Il conduttore invita alla calma ma rimane inascoltato, semmai la situazione si agita ulteriormente: “A me no – ribatte Di Cesare – perché l’ha voluto fraintendere. Parli di questo non di me”. Simultanea la replica di Bocchino: “Sto parlando di questo. Sto facendo il paragone tra ragazzi di 18 anni che fanno delle fesserie, Signorelli che ha fatto sei anni fa delle fesserie – spiega il giornalista che poi diventa ancora più duro nel suo intervento – e lei che ha osannato una terrorista con le mani sporche di sangue, si dovrebbe vergognare e insegna ai nostri ragazzi, rovina i nostri ragazzi”. Di Cesare rispedisce le accuse al mittente: “Si vergogni, parli di Signorelli – il confronto tra i due è al punto di massima tensione – io non ho osannato nessuno. Si vergogni lei”. Ormai non si ascoltano e Bocchino e Di Cesare si parlano addosso. Formigli però riprende il controllo dello studio e della conversazione e il duello si chiude. Appuntamento alla prossima stagione.