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Piazzapulita, la profezia di Padellaro su Vannacci: il futuro dopo i 500mila voti

Gabriele Imperiale
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Antonio Padellaro torna sulle europee spiegando il crollo di Giuseppe Conte e i suoi, e segnalando il fenomeno Vannacci-Lega. Ospite di Corrado Formigli e dell’ultima puntata di PiazzaPulita su La 7, il fondatore de Il fatto quotidiano interviene a una settimana dalle consultazioni e fa notare allo studio le maggiori indicazioni – a suo dire – che gli elettori e gli aventi diritto hanno trasmesso al paese. Prima fra tutte la crisi del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo: “Queste elezioni ci hanno detto molte cose – esordisce Padellaro –. Una fondamentale, il 31% degli ex elettori del Movimento 5 Stelle sono andati nell'astensione”. 

 

 

Il giornalista dice di più e analizza nel profondo la caduta sotto il 10% dei pentastellati: “Il Movimento 5 Stelle fu definito un movimento che drenava la protesta più radicale portandola nelle istituzioni, almeno così Grillo e Conte sostenevano – spiega –. Ora questo svuotamento del Movimento 5 Stelle che è stato e che è abbastanza consistente, lascia un ex elettorato a disposizione anche di queste spinte”. 

 

 

Poi il passaggio su Vannacci, che secondo Padellaro non va sottovalutato: “I 500.000 voti di Vannacci, sul quale forse bisognerebbe riflettere di più, sono un segnale che c'è una voglia non fascista, non nazista in Italia”. Secondo il giornalista, infatti, l’elettorato che ha votato in massa il generale vuole: “Andare da quella parte. Avere l'uomo forte, quello che dice le cose che dice Vannacci, che non possiamo sottovalutare”. Il fenomeno Vannacci, secondo il giornalista romano che chiude il suo intervento con una profezia, sarebbe il segnale di “Una protesta sorda in Italia – spiega – che in questo momento è dentro l’astensione ma che domani potrebbe trovare altri approdi”.

 

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