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Dritto e rovescio, Capezzone inchioda gli estremisti islamici: le leggi italiane non contano

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Islam e ripudio in nome della religione, un'altra discriminazione della donna? Il tema è al centro della puntata del 13 giugno di Dritto e rovescio, il talk show del giovedì sera di Rete4 con Paolo Del Debbio alla conduzione. Per parlare dell’argomento viene interpellato Daniele Capezzone, direttore editoriale di Libero: “È un’inchiesta coraggiosa, sia per i giornalisti che se ne occupano che per i testimoni che parlano. Dietro il velo vedi gli occhi con un’ombra di paura se vengono riconosciute. È inutile girarci intorno, qui c’è la volontà precisa di molti, temo non di una minoranza nel mondo islamico in Italia, di far prevalere la Sharia, cioè la loro legge religiosa interpretata in senso estremista e fondamentalista, sulle leggi dello Stato, questa è la partita”.

 

 

Capezzone espone poi un esempio per rafforzare il concetto: “Se tu fai prevalere la legge italiana c’è un divorzio, si va davanti ad un giudice, ci sono delle regole, c’è il mantenimento per il coniuge debole, qualcuno si occupa dei bambini, ci sono soldi, ci sono degli impegni, l’uomo è costretto a fare l’uomo nel senso buono del termine, cioè a farsi carico dei suoi doveri. Qua invece la cosa è arbitraria, cioè la dico io quando cavolo voglio io”.

 

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