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È sempre Cartabianca, la sentenza di Lerner: Meloni non è il vero vincitore delle elezioni

Gabriele Imperiale
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Pochi giorni dopo le elezioni europee, si continua a fare il toto-vincitori e il toto-sconfitti. Bianca Berlinguer non poteva mancare e si è interrogata nel suo E’ sempre Cartabianca su chi abbia vinto davvero le passate consultazioni. La conduttrice Mediaset nel corso della sua trasmissione su Rete 4 ha passato la domanda a Gad Lerner che ha risposto dando una sua visione sui risultati delle urne. “A livello europeo i vincitori sono quelli che non credono nell'Europa – esordisce il giornalista – la somma del partito più grande, che sono gli astenuti in tutta Europa, seguiti dall'onda nera”. 

 

 

La sfiducia nell’Europa dei 27 quindi al primo posto: non Giorgia Meloni con oltre il 28% dei voti, né Elly Schlein con il 24% ne tanto meno i risultati travolgenti in Germania e Francia, piuttosto il popolo che le urne non le ha nemmeno viste e chi, come AFD in Germania o Marine Le Pen in Francia, contesta da sempre l’UE. Lerner continua il suo ragionamento e ritorna su quella che ha definito “onda nera” e la identifica citando le parole del presidente del Senato, Ignazio La Russa, proprio a Berlinguer: “Quelli che come anche il presidente La Russa discutendo con te diceva ‘gli ungheresi possono decidere di non rispettare le leggi comunitarie’ o ti diceva ‘la Meloni deciderà se stare o non stare con Ursula von der Leyen facendo gli interessi degli italiani’”. 

 

 

Poi chiude il suo ragionamento sottolineando quello che per lui è un paradosso nato dalla vittoria degli euroscettici – la “onda nera” di cui parlava – e che potrebbe pregiudicare il futuro del continente: “L’idea è lo stato nazionale, gli interessi di questo posto sono più importanti dell'Europa – spiega – è un qualcosa che scricchiola nell'architettura europea e anche nella pace di questo continente”.

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