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Salis europarlamentare, l'affondo di Cerno: "Almeno non ha né mogli né mariti"

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Ilaria Salis sarà europarlamentare. L'attivista italiana, candidata di Alleanza Verdi-Sinistra e ai domiciliari in Ungheria, ha raccolto oltre 160mila voti tra Nord-Ovest e Sud. Dunque, dopo 15 mesi di detenzione, la 39enne milanese andrebbe scarcerata e il processo a suo carico andrebbe sospeso. Questo secondo quanto prevede il Protocollo 7 sui "Privilegi e le immunità dell'Unione europea". Evoluzione che, però, ha sollevato non poche polemiche, soprattutto se si considera il doppiopesismo che in Italia ha ancora la meglio. Ospite a L'aria che tira, il programma di politica e di attualità di La7, il direttore de Il Tempo Tommaso Cerno ha prima ricordato di essere "uno di quelli che l'ha combattuta di più" e poi ha espresso la sua opinione al riguardo.

 

 

"Sono uno di quelli che l'ha combattuta di più. Suo padre mi vuole querelare", ha raccontato il giornalista. Per quanto riguarda Alleanza Verdi-Sinistra, Cerno ha spiegato: "Sono stati attenti, questa volta, ai simboli. Dopo Soumahoro, hanno scelto se non altro qualcuno che non ha nè mogli nè mariti, visto il casino che è successo prima". La domanda vera, per il direttore del quotidiano romano, è: "Verdi e Sinistra, con questi simboli, ne hanno eletto uno del partito? Ogni tot simboli, uno del partito si può anche candidare". Salis? "Io le auguro di uscire di prigione, come lo auguro a tutti. Spero, però, che la sinistra protegga tutti quelli che non hanno avuto la condanna di candidarli perché ho visto che con gli altri l'atteggiamento è opposto. Ci sono reati buoni e reati cattivi? Per me i reati sono tutti cattivi", ha chiosato. 

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