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Riccardo Muti, ma quale discorso anti-Meloni: "Nessuno sfrutti le mie parole"

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Per dare addosso al governo tirano per la giacchetta anche il Maestro Riccardo Muti, che venerdì 7 giugno all'Arena di Verona davanti alle massime autorità tra cui la premier Giorgia Meloni e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha parlato dell'orchestra come metafora della società. Immancabili, nel primo giorno in cui si vota per le elezioni europee, sono arrivate le interpretazioni politiche delle parole del direttore d’orchestra, autore - evidentemente a sua insaputa - di un clamoroso attacco al governo... Ma è lo stesso Muti oggi a respingere duramente ogni speculazione. 

Andiamo con ordine. Al termine della prima parte della serata dedicata alla lirica patrimonio immateriale dell’umanità all’Arena di Verona., il direttore d'orchestra simbolo della cultura italiana nel mondo ha preso la parola: "L’orchestra è il sinonimo di società. Ci sono i violini, i violoncelli, le viole, i contrabbassi, i flauti, i tromboni... e ognuno di loro ha spesso parti completamente diverse, ma devono concorrere, tutti, a un unico bene, che è quello dell’armonia di tutti. Non c’è il prevaricatore, infatti molte volte continuo a dire anche ai miei musicisti che c’è un impedimento alla musica. Ed è il direttore d’orchestra.", ha detto rivolgendosi "agli uomini e alle donne di governo".  In platea anche i presidenti di Camera e Senato, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, oltre che i ministri Gennaro Sangiuliano, Adolfo Urso e Luca Ciriani. Un parterre ricco di politici, completato dal governatore veneto Luca Zaia e il sindaco di Verona, Damiano Tommasi, che hanno accolto le parole del maestro con un fragoroso applauso. 

 

La parole di Muti hanno scatenato osservatori e utenti dei social critici verso il governo, che vedono ovviamente Meloni in quell'anonimo "prevaricatore". A smontare le speculazioni è lo stesso direttore d'orchestra con una nota durissima: "Nessuno provi a sfruttare con interpretazioni ingannevoli, proprio nei giorni delle elezioni, una frase da me pronunciata ieri sera all’Arena di Verona, di fronte al Presidente della Repubblica e al presidente del Consiglio", dichiara il maestro. E ancora: "La mia era una riflessione di carattere generale, che vado esternando da anni, senza alcun riferimento alle autorità presenti, in particolare al Presidente Mattarella e al presidente Meloni che, come massimi rappresentanti della nostra Italia, incoraggio con tutta la mia stima". Un messaggio chiaro anche per la sinistra?

 

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