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Zona Bianca, “tre vulcani e venti crateri attivi”. Capezzone e la vera stortura ai Campi Flegrei

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I rischi di un’eruzione ai Campi Flegrei sono nuovamente un tema di dibattito durante Zona Bianca. Nella puntata del 2 giugno del programma televisivo di Rete4 condotto da Giuseppe Brindisi, c’è anche Daniele Capezzone tra gli ospiti in studio. Il direttore editoriale di Libero fornisce il proprio punto di vista sulla zona a rischio, segnalando uno dei problemi più importanti, che affonda le radici nel passato: “Qui non c’è destra e non c’è sinistra, stiamo tutti ragionando pacatamente. Io sono per la libertà, quindi se uno vuole fare la scommessa di rimanere abbia la possibilità di rimanere, la possibilità di un minimo di messa in sicurezza, solo sismica purtroppo. Però ragazzi nella zona ci sono tre vulcani e venti crateri attivi, allora nella libertà ci deve essere anche l’ipotesi di spostarsi. Vi sembra normale che a Bacoli negli anni ’70 gli abitanti erano diecimila e ora sono trentamila? Vi sembra normale che sia stata data l’autorizzazione a costruire altre 350 case? Nella zona rossa di Bagnoli vi sembra che qualcuno parli di fare il nuovo stadio del Napoli? La fatica della politica, che credo di conoscere, è anche quella di dire la verità, poi ognuno sceglie, il cittadino deve essere libero di scegliere se va o resta. Ma diciamo la verità - chiosa Capezzone -, non va bene continuare ad avere da 800mila a 2 milioni di persone alle pendici dei tre vulcani”.

 

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