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Re Carlo e la sfida della malattia. Kate? "Potrebbe apparire", ecco dove

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Le ultime ore della regina Elisabetta e l'inizio del nuovo regno di Carlo III sono gli argomenti cardine del libro del biografo reale Robert Hardman "Carlo III il nuovo re. Storia confidenziale della nuova corte d’Inghilterra". Retroscena, rivelazioni e misteri: tutto in un volume che fa luce sulla monarchia britannica e per il quale l'autore ha potuto accedere agli archivi reali del castello di Windsor. "Penso che l’essere diventato re lo abbia cambiato molto più di quanto abbia fatto la sua malattia. Oggi Carlo è un re appagato perché finalmente ha coronato il sogno di una vita. A lui piace l'interazione umana, gli piace stare in mezzo alla gente ed è sempre stato così anche in passato, quando magari non era così soddisfatto come ora. La sua malattia è stata una sfida e tornare in mezzo alla gente da re è stato di grande conforto per lui", ha confessato in un'intervista a Vanity Fair. 

 

 

Ma cos'è cambiato a corte dopo la fine dell'era elisabettiana? "Più trasparente, un po' meno formale, più fredda nel senso però letterale del termine.  La differenza rispetto all’era elisabettiana è che oggi la monarchia non è più data per scontata e accettata come un tempo. Il sovrano deve in un certo modo giustificare il suo ruolo, deve dare un senso all'esistenza dell’Istituzione perché il popolo non la vede più come qualcosa di eterno", ha spiegato Hardman. Sulle frizioni con Harry c'è un contenuto ottimismo: "Se Carlo volesse sedersi e chiacchierare con suo figlio, lo farebbe senza problemi. Il re ama Harry, ma oggi è malato: è una persona più vulnerabile e qualsiasi stress potrebbe causargli un grosso danno. Senza contare che c’è il rischio di vedere, magari fra sei mesi, le proprie conversazioni stampate su un libro o spiattellate in una serie", ha dichiarato.

 

 

C'è invece forte incertezza sulla salute di Kate Middleton e poco filtra al riguardo da Kensington Palace: "Tutti vogliono che si riprenda, ma nessuno sa veramente come stia né lo sapremo mai per una questione di privacy. Potrebbe apparire sul balcone di Buckingham Palace come in un negozio qualsiasi del Regno Unito. Noi comunque non lo sapremo mai in anticipo e dobbiamo accettarlo", ha concluso il biografo. 

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