Borghi-Mattarella, Feltri smonta la polemica: "Nulla di stravolgente"
Il caso Claudio Borghi-Sergio Mattarella sta infiammando il dibattito pubblico, ma per Vittorio Feltri, che è intervenuto in diretta a L'Aria che tira, le polemiche stanno a zero. Il senatore leghista ha scritto su X: "Se il presidente pensa davvero che la sovranità sia dell’Unione europea invece che dell’Italia, per coerenza dovrebbe dimettersi, perché la sua funzione non avrebbe più senso”. Parole, queste, che hanno fatto indignare una certa fetta della politica che ha subito gridato allo scandalo e fatto partire l'ipotesi di uno scontro con il Quirinale. "Secondo me il discorso di Borghi è in continuità con quello che ha sempre detto la Lega, e cioè che la sovranità nazionale viene prima di quella europea", ha detto in maniera chiara il direttore editoriale de Il Giornale.
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"Non mi sembra così scandaloso e non vedo il motivo di fare tante polemiche. Il fatto è che siamo in Europa e votiamo per l'Europa, ma qualcuno può anche criticare che l'Europa venga prima dell'Italia. Il discorso è un po' aspro ma ci sta. Non ci vedo niente nè di strano nè di male. Non merita tutto lo strascico di polemiche che ha suscitato questo discorsetto molto tranquillo", ha spiegato meglio il giornalista. Quando il conduttore David Parenzo l'ha incalzato rileggendo il post di Borghi, Feltri ha ribadito: "Non è una sollecitazione per far andare via Mattarella. Se Mattarella pensa che la sovranità italiana valga meno di quella europea, tanto vale che se ne vada. Non mi sembra che abbia detto una cosa stravolgente o necessaria di interventi o correzioni. Ha espresso un suo pensiero che può trovare d'accordo qualcuno. Siamo in democrazia, si potrà dire no?".