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Zona Bianca, Capezzone inchioda il Pd: "Dov'erano oggi", doppia morale sul 2 giugno

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Il tweet del leghista Claudio Borghi sul presidente Mattarella e il caso della "sovranità europea" nel giorno della Festa della Repubblica ha animato un 2 giungo caratterizzato dalla campagna elettorale per le elezioni europee. La sinistra parla di proditorio attacco al Quirinale, Matteo Salvini ha spiegato che nessuno vuole polemizzare con il capo dello Stato "ma oggi è la festa degli italiani". Se ne parla nella puntata di domenica 2 giugno di Zona Bianca, su Rete 4, dove il direttore editoriale di Libero, Daniele Capezzone, commenta l'"assurdità" , a suo dire, appena proferita dalla dem Simona Malpezzi che nella polemica sul Quirinale "mette in mezzo il premierato che non c'entra niente". 

 

Capezzone inoltre ricorda ai telespettatori "che loro, il Pds, nel '94 proponevano il premiato cioè, se lo proponevano loro è democrazia, se la propongono gli altri è fascismo... Capito perché è tutto da ridere?", tuona il direttore editoriale. Sullo scontro odierno, osserva che "in una democrazia è legittimo anche criticare il presidente della Repubblica, ed è legittimo farlo su un punto decisivo che è esattamente quello su cui si vota: c'è chi vuole più Europa e chi vuole più peso delle Capitali - argomenta Capezzone - Borghi ha espresso un'opinione, secondo me difendibile, e che è anche maggioritaria nel Paese". Tuttavia, il leghista "ha commesso una clamorosa ingenuità", ossia "attaccare il capo dello Stato il 2 giugno, per altro nel giorno in cui loro, il Pd, si sono fatti la manifestazione separata, la contromanifestazione", afferma il direttore riguardo l'evento di Schlein a Roma. 

 

A questo punto Capezzone offre un "consiglio" al centrodestra: "Quando c'è il Pd che fa casino state fermi, perché fanno tutto loro! Questo è un partito che non ha una linea di politica estera, sono per la Palestina e contro la Palestina, per l'Ucraina e contro l'Ucraina", insomma, "fate fare a loro" che il "disastro" è assicurato. 

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