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Vannacci a Milano, dopo la Decima il Gladiatore: "Scateneremo l’inferno"

A Milano va in scena il primo grande comizio elettorale del generale Roberto Vannacci, nell'evento della Lega con il segretario Matteo Salvini per le elezioni europee. "Avere tutta questa gente davanti a me è come avere una legione, la Decima Legione", afferma il candidato leghista. "I popoli sono diversi, l’identità dei popoli esiste, noi siamo quello che siamo perché abbiamo delle caratteristiche che ci contraddistinguono, come la cristianità" - dice nel suo intervento - Ci stanno vendendo il concetto dell’inclusività, dobbiamo accettare tutti, io che sono una persona notoriamente controcorrente dico che voglio essere esclusivo. Perchè l’esclusività attira tutti. Il mio contratto quindi sarà solo con gli italiani. Voglio difendere gli interessi dei cittadini italiani e milanesi e di nessun altro". 

 

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Dopo le polemiche sulla X Mas, Vannacci oltre a insistere con la "decima" veste i panni del "gladiatore": "Ci sono tantissime ragioni per cambiare questa Europa; io ve ne racconterò solo una, la decima ragione, che per me sono le mie figlie", ha detto. Ambientalismo, diritti, libertà al centro del discorso del generale, candidato con la Lega alle prossime elezioni europee. "Qualche centinaio di anni fa -ha detto- qualcuno che si chiamava Galileo Galilei è partito da qua criticando quella che era considerato il pensiero comune, rischiando di essere messo al rogo". "Io voglio un’Europa dove il diritto alla contestazione e alla manifestazione sia rispettoso delle regole dell’ordine pubblico; mi fanno rabbrividire i giovani manifestanti che sputano sui poliziotti e li prendono a calci". Quindi ha concluso invitando i partecipanti a votare: "Al nostro segnale -ha detto- scateneremo l’inferno".