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Quarto Grado, il giallo di Siu. Il criminologo Picozzi: "Ferite di indecisione se..."

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A Quarto Grado si è parlato del'influencer Soukaina El Basri, detta Siu, finita in ospedale con un buco nel petto e rimasta in coma per giorni. Ora è in prognosi riservata. Molti sono i dubbi sulla dinamica dell'evento e sul ruolo del marito Jonathan Maldonato. Nelle 38 pagine dell'ordinanza con la quale la giudice delle indagini preliminari di Biella ha deciso di scarcerare il fermato per tentato omicidio, si riportano testimonianze di un uomo "che si cagionava delle ferite per dimostrare quanto soffriva": Versione, questa, opposta rispetto a quella offerta dal soggetto stesso e dai suoi familiari, che hanno raccontato che era Siu a essere incline al suicidio. In più, due giorni prima che l'influencer finisse in ospedale, sua cugina ha ricevuto un suo messaggio poco prima inviato all'influencer dal marito: "Ma tu per dimostrare che io sono sofferente che cosa vuoi? Che mi porti ad ammazzarmi". 

 

 

La conduttrice della trasmissione che si occupa di casi di cronaca Alessandra Viero ha cercato di capire, con l'aiuto complice degli esperti, se quella ferita nel petto di Siu possa essere "frutto di un gesto autolesionista oppure no". Ospite in studio, il professore Massimo Picozzi ha innanzitutto fatto notare che la ferita in questione "non è così profonda: soltanto tre centimetri" e che, quindi, a scatenare la "copiosa emorragia" è stato il fatto che sia stata "intercettata un'arteria". Tornando sulle varie ipotesi avanzate in questi giorni, il criminologo ha spiegato: "Quando una persona tenta il suicidio con un'arma può essere che ci siano ferite di indecisione. In quel caso è come se la persona dovesse raccogliere il coraggio per colpirsi e accanto alla ferita principale possono esserci dei piccoli segni". 

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