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Dimartedì, Santoro deraglia: "Meloni ducetta, non conta un...", comizio da Floris

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Si infiamma il dibattito in vista delle elezioni europee. Martedì 28 maggio ha tenuto banco il clamoroso "saluto" della premier a Vincenzo De Luca a Caivano: "Sono quella str... della Meloni", ha detto al governatore campano ripresentando il vecchio insulto subito. Nello studio di Giovanni Floris, a Dimartedì su La7, Michele Santoro punta il dito contro l'informazione ma soprattutto la Rai per aver dato spazio al siparietto (di cui si è parlato ovunque e per tutto il giorno...). "Siamo tornati ai cinegiornali degli anni '50. Tg ormai fanno propaganda", ha detto il giornalista a capo della lista Pace terra e dignità condannando l'insulto (che in realtà Meloni non rivolge a De Luca ma a se stessa...) e affermando che "la macchina che si mette in modo attraverso il telegiornale fa la propaganda con il c... degli altri, cioè il nostro". 

Insomma, il solito copione. L'assalto a Meloni è tambureggiante. Sul video della premier dedicato ai telespettatori di La7, per i messaggi elettorali, Santoro sbotta definitivamente: "Non ha le capacità e le qualità per fare la presidente del Consiglio". E ancora: "Una premier che attacca una rete tv è come uno che si scaccola a tavola". 

 

Naturalmente non può mancare nel campionario lo spauracchio del fascismo. "A me quello che preoccupa di più è il fatto che stiamo quasi rinunciando a fare del nostro Paese un grande Paese, nelle sue strutture economiche, industriali, civili, nella Rai...", continua Santoro che attacca "questi cosiddetti statisti afascisti i quali però sulle principali questioni del mondo, la guerra in Ucraina che porta al suicidio all'Europa e il Medio Oriente, non hanno la forza di dire mezza parola". "Ma abbiamo la Ducetta che non conta un beneamato..."., attacca ancora Santoro in un climax di odio in cui aggiunge: "Non vedo politici di grande statura, mi sembra di essere immerso nell'isola dei famosi: la Meloni con gli aggiustini per sembrare più carina e gli altri che rincorrono". 

Il video di Michele Santoro a DImartedì

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