biografo reale

Re Carlo “sta meglio e il cancro si è fermato”. La soffiata dell’esperto: non abdicherà

Come sta davvero Re Carlo? A cercare di rispondere a una delle domande più ricorrenti in Gran Bretagna è Robert Hardman, esperto della famiglia reale e autore del libro “Carlo III”, biografia contemporanea del sovrano: “Meglio. Non sappiamo dettagli del suo tumore. Ma ha 75 anni e pare sulla buona strada. Mi dicono che stia migliorando, decisamente. Ora Carlo sta meglio. Nessuno al palazzo si sta preparando al peggio. Né per quest’anno, né per l’anno prossimo. Non c’è una vera cura per il cancro, devi fermarlo. E al momento mi dicono che si sia fermato. Lo turba il non poter viaggiare ed essere sempre tra la folla”.

 

 

Nell’intervista a Repubblica Hardman dice la sua sulla possibile abdicazione in favore del principe William che qualcuno ha paventato: “Ho intervistato la regina di Danimarca due volte, nel 2000 e nel 2012. Mi ha sempre risposto ‘Io abdicare? Giammai!’. E invece... Quindi mai dire mai. Ma non credo ciò accadrà alla nostra monarchia. Perché William non vuole salire sul trono così. Carlo può comunque continuare a lavorare durante la malattia, come ha fatto sua madre. E poi, anche in casi estremi, ci sono altre soluzioni temporanee come i cosiddetti ‘consiglieri di Stato’”. 

 

 

Una delle maggiori spine per il monarca è rappresentata dal principe William e dalla moglie, Meghan Markle: “Hanno fatto - sottolinea il biografo - una scelta che non mi pare stia portando frutti. Le accuse di razzismo alla famiglia, per esempio, erano lunari, basate sul sentito dire. Mi sembra che siano davvero mal consigliati… E ora dovrebbe uscire un nuovo libro di Harry, dopo Spare. Ma nella Royal Family non sono più preoccupati. Basta vedere i sondaggi, i duchi del Sussex non hanno guadagnato in popolarità e non l’hanno fatta perdere agli altri membri della Ditta. Mi pare di capire che comunque una riconciliazione sia possibile. Il punto è che Harry ha spifferato fatti privati di famiglia e quindi nessuno ha più fiducia in lui. Ma se Harry venisse a Londra in privato più volte per ricucire, senza farsi pubblicità come due settimane fa, allora le cose potrebbero davvero cambiare…”.