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Mentana e lo spot di Meloni per La7: “Se sente la nostra mancanza…”

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In tv sulla Rai, in video su La7: Giorgia Meloni mette l'elmetto da campagna elettorale e punta contro i 'salotti radical chic', in Europa chiude alle 'alleanze arcobaleno', ma non alla estrema destra e a chi lega il suo futuro al premierato risponde: se il referendum non passa "chissene importa, gli italiani mi giudicheranno dopo i miei 5 anni”. Dopo l'uscita sarcastica su Telemeloni, la premier non abbandona il linguaggio sopra le righe, anche in un video diffuso da La7 per gli spazi autogestiti della campagna elettorale: "Cari telespettatori de La7. È da un po' che non ci si vede, ma spero di trovarvi rincuorati per lo scampato pericolo della deriva autoritaria, del collasso dell'economia e dell'isolamento dell'Italia a livello internazionale. Mentre molti discutevano di questi fantasmi, noi lavoravamo senza sosta per migliorare le condizioni dell’Italia. Non ci accontentiamo perché c'è ancora moltissimo da fare, ma intanto voi potete dire se ritenete che questi risultati siano apprezzabili. Perché l'otto e il nove giugno non sono i salotti radical chic a parlare, ma il popolo". 

 

 

Tra le tante voci che hanno commentato il messaggio di Meloni c’è anche quello di Enrico Mentana, direttore del Tg La7: “Accolgo con un sorriso la battuta sui telespettatori di La7: se sente la loro mancanza la premier potrà incontrarli nella sera più importante della campagna elettorale, l’ultima, venerdì alle 21.30, visto che è stata invitata come gli altri leader. Il confronto in tv tra Elly Schlein e Giorgia Meloni? Non escludo di farlo, non è ancora finito il tempo. Per giovedì e venerdì 6 e 7 giugno ho invitato tutti i leader rispettivamente di seconda fascia e di prima fascia, teoricamente c’è l’invito aperto per venerdì per Meloni, Schlein, Conte, Salvini, Tajani, Fratoianni. Loro lo sanno e decideranno cosa fare. Io non escludo che si faccia”.

 

 

Il giornalista, presenta al Festival della Tv di Dogliani, parla ancora dell’idea del confronto: “Ha più valore televisivo che strategico, perché sono convinto comunque che non siano i duelli finali che spostano l’elettorato”. Il Corriere della Sera riferisce anche di una battuta di Mentana sul suo futuro, dopo le numerosi voci sul contratto in scadenza: “Ho un rapporto splendido con Urbano Cairo, per me è l’editore ideale, non mi ha mai detto cosa fare e cosa non fare. O rinnovo, o vado ai giardinetti perché a gennaio avrò 70 anni o se arriva il principe azzurro che mi offre mille miliardi e mi lascia libero magari ci faccio un pensiero”.

 

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