Omnibus, Martini e la sentenza dei sondaggi che demolisce la sinistra anti-governo
Le elezioni Europee si avvicinano e nelle scorse ore sono stati pubblicati gli ultimi sondaggi in vista del voto. Per commentare i numeri dei partiti italiani ad Omnibus, talk show mattutino di La7, viene interpellato Fabio Martini, giornalista de La Stampa, che fa alcune considerazioni alla luce delle rilevazioni: “Da oggi non avremo più sondaggi. Se noi confrontiamo i tre principali istituti nei sondaggi che fecero per le elezioni politiche del 2022, quindici giorni prima, e i risultati finali abbiamo una distanza, per tutti e tre, di dieci-dodici punti. C’è un alta percentuale di errore, quindi prendiamoli con molta cautela. Se noi sommiamo le percentuali dei partiti di governo scopriamo che sono sostanzialmente stabili dopo un anno e mezzo di governo. Ci può piacere o meno, ma è una notizia. Eventualmente hanno anche qualche cosa in più”.
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“A fronte di una freddezza che tutti i candidati in corsa rilevano dell’elettorato, è del tutto evidente che le elezioni - prosegue Martini nella sua analisi - premieranno quei partiti che riusciranno a motivare i proprio elettori stretti, nessuno va a caccia di elettori di altri partiti. Questo lavoro lo stanno facendo bene le due donne leader, Giorgia Meloni ed Elly Schlein. Schlein ha nazionalizzato la sua campagna elettorale, ignora completamente la vicenda europea, si concentra su salario minimo e sanità, notoriamente non temi da Europee. La presidente del Consiglio sta facendo una campagna personalizzata con un falso soprannome, vota Giorgia. I soprannomi erano soprannomi veri. Sta facendo campagna su quello che sta facendo il governo”.
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Si passa poi al tema del Pd: “I sondaggisti ritengono che i dem hanno saputo motivare i propri elettori, ponendosi come unica e nuova alternativa al centrodestra. Cosa che non sono riusciti a fare le liste di Centro, come Stati Uniti d’Europa”. “Se il Pd dovesse galleggiare tra il 21-22% sarebbe comunque il risultato peggiore che quella forza politica ha avuto alle Europee”, conclude e ricorda il giornalista.