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L'aria che tira, Calenda show sugli Elkann: "Questa è la Stampa...", Parenzo nel panico

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Il caso del redditometro, lo strumento fiscale che stava per rientrare in funzione e che poi è stato sospeso dopo l'intervento della premier Giorgia Meloni, campeggia tra i temi sul tavolo de L'aria che tira, il programma di La7. Una battuta d'arresto per la maggioranza che galvanizza i commentatori di sinistra. Il conduttore David Parenzo mette nel mirino le prime pagine di tre giornali di area conservatrice, Il Giornale, Libero e la Verità, affermando che un marziano che non sa nulla della politica italiana, leggendo i titoli, avrebbe l'impressione che il centrodestra è all'opposizione. A rovinare il giochino del giornalista ribaltando il tavolo è Carlo Calenda, ospite in studio del programma. 

 

Il leader di Azione pesca una copia tra i quotidiani sul tavolo: "Questo si chiama La Stampa di Torino - afferma davanti a uno stupefatto Parenzo - Sono sei mesi che non mi fa un intervista perché ho detto che secondo me stanno distruggendo la Stellantis e questo è un giornale del gruppo". Insomma, "dalla Stampa sono cancellato ma perché? Perché è tutto un conflitto di interessi, io continuerò a dire che aver dato 6,3 miliardi agli Elkann per pagarsi un dividendo da 2 miliardi e 9 e vendere l'azienda senza nessuno obbligo e andarsi dall'Italia è una cosa criminale che abbiamo fatto e non me ne frega niente se la Stampa per questo non mi riprende". 

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