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Otto e mezzo, Ferruccio De Bortoli boccia Michele Santoro: "Velleitario"
“Posizione assolutamente velleitaria”: Ferruccio De Bortoli bolla il Santoro-pensiero e striglia l’ex giornalista Rai per le sue posizioni sulla difesa europea e la necessità del continente di essere preparato a qualsiasi tipo di scenario. L’editorialista de Il Corriere della Sera, ospite di Lilli Gruber e del suo Otto e mezzo su La 7, ha infatti risposto duramente all’intervento di Michele Santoro, molto critico nei confronti dell’Occidente e del riarmo europeo. “Credo che la posizione di Michele sia assolutamente velleitaria – esordisce l’editorialista – Mi sembra di capire che se dobbiamo dar seguito alle indicazioni di Michele, gli ucraini dovrebbero arrendersi e lasceremmo lo spazio alla Russia di coltivare il proprio progetto neo imperiale”. De Bortoli spiega quale dovrebbe essere il futuro degli europei e cita la storia: “Dobbiamo armarci in termini di deterrenza – spiega il giornalista – Meno male che c'è stata la deterrenza durante la guerra fredda perché poi il sistema sovietico è caduto anche per questa ragione”. L’ex direttore de Il Sole 24 ore non scappa però dalle critiche sulla Nato del candidato alle prossime europee di Pace, Terra e Dignità, e anzi rilancia il dibattito sulla forza dell’Europa: “Poi ci saranno stati degli errori che ha commesso la Nato e li ha enumerati anche lo stesso Michele – ammette – Però è indubitabile: noi dobbiamo difendere quelli che sono i nostri diritti, la nostra civiltà in una difesa di pace all'interno dell'Europa, perché l'Europa è una costruzione di pace”. Europa che per De Bortoli è “l'unico esperimento che ha esportato la democrazia senza le armi, l'adesione è stata chiesta da Paesi che erano prima sotto il tallone comunista”.
Mentre Santoro in studio non sembra apprezzare l’intervento, il giornalista sottolinea anche un altro aspetto: “A me colpisce che ci sono alcune decisioni di Paesi con i quali noi ci confrontiamo sempre e li ammiriamo – spiega – pensate soltanto alla Danimarca che ha appena fatto una legge per la leva obbligatoria di donne e uomini”. De Bortoli poi chiude il suo intervento: “Io spero che non si torni alla leva obbligatoria e penso che sarebbe veramente un tornare indietro. Però se anche Paesi come la Danimarca, la Norvegia, la Svezia che hanno una storia diversa dalla nostra, hanno un’attenzione di questo tipo, forse qualche riflessione in più dovremmo farla”.