attentato al premier

Prima di domani, Mario Giordano smaschera la sinistra su Fico: "C'è un ribaltamento"

Sono ore di attesa e di tensione in Slovacchia, dopo l’attentato del 15 maggio contro il premier Robert Fico, leader populista vicino a Orban. Un 71enne gli ha sparato cinque colpi di pistola perché "in disaccordo con le sue politiche". Il premier è stato operato e posto in coma farmacologico, da cui ora è uscito. Le sue condizioni si sono stabilizzate ma sono ancora gravi. La vicenda ha fatto discutere a Prima di domani, il programma di politica e di attualità di Rete4. Mario Giordano, ospite in collegamento, ha commentato così: "Bianca, stasera ti devo deludere. Immagina che cosa sarebbe successo se un bieco, orrendo populista avesse sparato a un leader europeista, macroniano, avremmo avuto le piazze piene. Qui leggo sui giornali che era una persona fantastica, un poeta, un non violento, un cittadino al di sopra di ogni sospetto, fondatore di un comitato anti violenza, un intellettuale impegnato, iscritto alla nazionale degli scrittori, uno che voleva solo fermare il dilagare dell'odio", ha detto.

 

 

E invece, sempre stando al giornalista, per il premier solo attacchi: "E per fermare il dilagare dell'odio andava in giro con la pistola? Al contrario, il premier aggredito è un uomo cattivo, xenofobo, complottista, no vax, putiniano, una spina nel fianco dell'Unione europea", ha continuato. "Se gli ha sparato, un po' se 'è meritato. Dispiace solo per le pallottole che si sono dovute infilare nel corpo di un uomo così orrendo del premier. Io, al contrario, vedo poca preoccupazione e, anzi, un ribaltamento. Siccome quello che è caduto è un cattivo, allora non serve allarmismo. Il pericolo c'è. Se uno continua ad alzare la tensione e a dire che c'è il pericolo democratico, c'è il fascismo, c'è il regime, c'è la libertà negata, allora sono legittimato a fare la resistenza in ogni modo. Se faccio passare quest'idea, è ovvio che alzo i toni ed è legittimo tutto", ha aggiunto il conduttore di Fuori dal coro.