In altre parole, Luca Bizzarri sbotta da Gramellini: "Schifato", botta e risposta su Toti
"Sono schifato". Luca Bizzarri, il comico genovese, commenta così il profluvio di intercettazioni sull'inchiesta ligure che ha portato agli arresti domiciliari del governatore Giovanni Totti, scatenando la reazione del padrone di casa di In altre parole, il programma di La7, Massimo Gramellini. "La magistratura deve essere messa nelle condizioni di lavorare al meglio - afferma il comico - ma sono un po' schifato di fronte al fatto che leggiamo migliaia di intercettazioni che spesso non c'entrano niente e che non hanno nessuna rilevanza penale".
Telefonate e conversazioni "che evocano il reato ma non lo confermano", afferma Bizzarri, e che "disturbano proprio il lavoro della magistratura perché non è più così serena". Dal punto di vista mediatico, poi, "la sentenza c'è già stata, la vita politica di Toti sia già finita. E proprio perché non ammiro certi personaggi sono imbarazzato da questa valanga di vomito di intercettazioni". Bizzarri fa riferimento ai nomi usciti dalle carte, come quello della giovane barista con cui si accompagnava l'imprenditore Aldo Spinelli. "Dietro c'è la vita delle persone", afferma il comico.
Gramellini non è d'accordo, ammette che pubblicare i nomi delle persone non direttamente coinvolte non è giusto ma è doveroso "sapere che a questa classe dirigente piace solo mangiare aragoste", a prescindere dai reati. "Ladri e banali", attacca. Bizzarri replica affermando che questo metodo, come insegnano le monetine a Craxi, ha già fallito: "Come c0n il proibizionismo, non funziona".