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Prima di Domani la certezza di Sallusti: perché è merito del governo sui domiciliari a Ilaria Salis

Gabriele Imperiale
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Ilaria Salis, la maestra di Monza detenuta in Ungheria dal febbraio dello scorso anno, uscirà dal carcere e andrà ai domiciliari a Budapest. Dopo 15 mesi, la 39enne quindi vedrà una via d’uscita dall’istituto di pena dove è stata reclusa con l'accusa di aver aggredito dei militanti di estrema destra. Ma a chi va il successo di questo risultato? Mentre la difesa della donna si attribuisce ogni merito, Alessandro Sallusti è di parere totalmente opposto. Il direttore de Il Giornale infatti ha chiarito il suo punto di vista sulle pagine del quotidiano che dirige e ne ha parlato a Prima di domani su Rete 4. Ospite di Bianca Berlinguer, viene invitato dalla conduttrice a spiegare il suo pensiero sul caso Salis. “Oggi sul tuo giornale hai titolato: ‘Il governo Meloni fa scarcerare la Salis’. Ma dove l’hai trovata che è stato il governo Meloni a far scarcerare la Salis?” chiede Berlinguer. 

 

 

Sallusti è perentorio e spiega i motivi per cui il merito dei domiciliari della scarcerazione sarebbe da imputare a Palazzo Chigi e all’esecutivo. Lo fa citando tre attori fondamentali nella vicenda: “L’ho trovato essendo a conoscenza e non sono atti segreti – spiega il direttore – di tutto il lavoro diplomatico che hanno svolto in maniera ufficiale il ministero degli Esteri guidato da Tajani”. Ma non solo, perché nella vicenda sarebbe stato fondamentale anche il lavoro del ministero “della giustizia guidato da Carlo Nordio”. E infine, spiega Sallusti, “immagino ma non penso di andare lontano dalla realtà, una moral suasion – letteralmente ‘persuasione morale’, praticamente un’opera di mediazione – di Giorgia Meloni che con il presidente Orban ha un rapporto molto fluido”.

 

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