Aldo Spinelli, l'interrogatorio pittoresco: la giudice “signorina”, i 40 anni e la rivelazione del figlio
Aldo Spinelli parla. E lo fa in un interrogatorio che racconta tanto del personaggio. L’imprenditore di 84 anni, tra i protagonisti dell’inchiesta sulla corruzione che ha provocato un terremoto nella politica ligure con il governatore Giovanni Toti finito agli arresti domiciliari, parla in questo modo davanti alla gip Paola Faggioni, a cui dà della “signorina”, con il magistrato che lo rimette in riga: “Guardi, io non mi chiamo signorina, se vuole mi chiami dottoressa perché sono un giudice”. “Nato il 4-1-1940, però mi sento dell’80 e non del ’40”, le prime parole nel rispondere alla richiesta sulle generalità. “Giudice, guardi io vorrei rispondere perché non ho niente… purtroppo le dico quello che penso. Dottoressa. Io sono un cittadino italiano e pago 10-11 milioni di tasse l’anno…”, parte delle parole di Spinelli davanti al gip come riferito dal Corriere della Sera.
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Oltre a Spinelli senior anche il figlio Roberto ha parlato nell’interrogatorio di garanzia: “Non era mio padre che chiamava Toti, ma Toti che chiamava mio padre. Toti faceva le sceneggiate per chiedere i finanziamenti. Mio padre era impossibile da gestire, più volte abbiamo pensato di mettergli l’amministratore di sostegno”. Tanto che i suoi legali hanno chiesto allo psichiatra Marco Lagazzi di svolgere alcuni accertamenti sulla salute psicofisica dell’84enne ‘zar’ del porto. Sentito il 13 maggio dal gip del capoluogo della Liguria, Spinelli jr - colpito dall’interdizione a svolgere l’attività professionale - ribadisce le presunte ‘pressioni’ del presidente della Regione Liguria in vista delle elezioni: “Io di Toti non ho neppure il numero di cellulare, il governatore, invece, lo chiamava spesso...non è che mio padre si sveglia e chiama Toti”. Ma rimarca anche l’assenza di un vero intervento risolutivo da parte del governatore: “Toti faceva la sceneggiata di cose impossibili”. Quanto ai finanziamenti, “mio padre non riusciva a capire che non si poteva fare”, e comunque era “Toti che lo chiamava” quando c’erano “situazioni elettorali o delle cene”. Dei soldi Spinelli jr non ne voleva sapere perché “non volevo finire più sui giornali” e perché da anni “gli ho intimato di non far più finanziamenti”. Inutilmente, a quanto sostiene la procura di Genova.
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