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Bruno Vespa, bordata all'Agcom: "È questo il modello?", cosa manda in onda

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Lo stop dell'Agcom al confronto tv tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein a Porta a porta è al centro della puntata di giovedì 16 maggio di Cinque minuti, su Rai1. Bruno Vespa risponde allo stop del Garante e alla bufera politica sollevata in particolare dal Movimento 5 stelle di Giuseppe Conte e da Michele Santoro con un colpo a sorpresa. Il giornalista che avrebbe dovuto moderare il duello tv, infatti, ricorda che il faccia a faccia tra il presidente del consiglio e il capo dell'opposizione, due donne, sarebbe stato un "confronto storico" e smonta le argomentazioni di chi ha parlato "di gravi pericoli per la libertà di stampa". Come? Mandando in onda alcuni spezzoni di trasmissioni tv, che gli italiani hanno visto sempre in regime di par condicio sulla Rai.

 

"Siamo andati a rinfrescarci la memoria con le elezioni politiche del 2001... Allora c'era la par condicio e il centro-sinistra era al potere, noi proponemmo una doppia prima serata a Porta a Porta, una con Berlusconi e una con Francesco Rutelli che era candidato come lui a Palazzo Chigi". Contemporaneamente andava in onda nel programma di Daniele Luttazzi il famoso attacco di  Marco Travaglio a Berlusconi, di cui viene trasmesso un estratto. Poi vanno in onda le trasmissioni "ad personam" dello stesso Santoro. Non solo. Vespa ripropone anche il monologo di Roberto Benigni da Enzo Biagi, sempre contro il centrodestra e in particolare contro il presidente di Forza Italia. 

 

Il conduttore ricorda anche le stime dell'epoca, che quantificavano in una perdita da uno a tre milioni di voti per Berlusconi a causa di questa campagna mediatica". Questo era il pluralismo dell'informazione al quale dobbiamo fare riferimento? È una domanda per tutti", la bordata finale del giornalista. 

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