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Giuseppe Cruciani: "A cosa ho assistito al Salone del Libro...", e poi gridano alla censura

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"Ma non si vergognano questi qua? Si dovrebbero vergognare. Parlano di autoritarismo, di Italia illiberale, di pericolo autoritario, di censura. Ma li mor****i vos**a!". Cruciani all'attacco degli intellettuali nell'ultima puntata della zanzara. Il conduttore punge i salotti dei vari festival che continuamente gridano al pericolo fascista. L'ultimo, in ordine temporale, è stato il salone del libro di Torino dove si sono alternati pareri e opinioni contro l'attuale governo. 

 

"La cosa più incredibile cui ho assistito – ha detto il conduttore – è che numerosi intellettuali, in quell’occasione, ma si potrebbe dire ogni giorno, ogni santissimo giorno, gridano alla censura di governo, all’Italia illiberale, al pericolo autoritario. E lo fanno ogni giorno, ogni minuto, da festival del libro, da festival vari, dai giornali, dalle radio, dalla televisione, tutto immensamente libero". Subito dopo, Cruciani ha commentato la questione della nipote di Matteotti, portata alla luce delle cronache per attaccare la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Hanno rispolverato la nipote di Matteotti, da qualche parte, la nipote del signor Matteotti, che ha detto al governo sono ancora fascisti, per questo non lo celebrano. Noi ce ne freghiamo di tutti, amici miei: è finita, è tutto finito, il fascismo è finito 80 anni fa!”

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