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Fedez nel mirino di Selvaggia Lucarelli: un "errore di comunicazione" lo smaschera

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Nuovo capitolo nella telenovela dei Ferragnez iniziata con il pandoro-gate di Chiara Ferragni, culminata con la crisi di coppia e ora finita nelle cronache giudiziarie con l'indagine a carico di Fedez nell'ambito del pestaggio di Cristiano Iovino. Nome, questo, balzato agli onori delle cronache per il famoso caffè con Ilary Blasi che fece infuriare Francesco Totti, altra Dinasty gossippara di prima classe. A mettere sotto la lente azioni e parole del rapper milanese è Selvaggia Lucarelli, che sottolinea alcuni aspetti contraddittori delle dichiarazioni di Deferico Lucia in arte Fedez.  "Quello che sappiamo è chela notte del 21 aprile c’è una accesa discussione in discoteca tra Iovino, Fedez (indagato dalla procura di Milano per rissa, lesioni e percosse) e il raccomandabile gruppetto di amici di Fedez" tra cui ultras del Milan, scrive Lucarelli sul Fatto quotidiano di martedì 14 maggio.

 

L'"accesa discussione" sarebbe scaturita dagli apprezzamenti del personal trainer "a Ludovica, ventiduenne di buona famiglia con cui il rapper ha una affettuosa amicizia. Fedez è in compagnia dell’inseparabile bodyguard-ultrà Christian Rosiello, prima linea della Curva Sud milanista. Dopo la lite nel locale Iovino viene raggiunto sotto casa e aggredito da 8-9 persone. Scena vista da alcuni vigilantes che hanno chiamato il 112.

Dopo le botte Iovino va a casa dove viene raggiunto dai carabinieri e dai sanitari. "Accetta di essere medicato sul posto ma non vuole andare in ospedale né tantomeno denunciare. Dice di non conoscere chi l’ha picchiato", ricorda Lucarelli che riporta la versione dei vigilantes: "Il primo a scendere dal van nero è stato Fedez. C’era anche una ragazza bionda. Fedez sarebbe stato il primo a cercare di tirare due pugni a Iovino ma quest ’ultimo lo avrebbe schivato", si legge nell'articolo. Poi "arrivano i rinforzi", e Iovino viene colpito dagli altri mentre "le telecamere riprendono tutto esattamente come raccontato dai vigilantes anche se le immagini non sono nitidissime".

 

Lucarelli parla di chat che inziano a girare e in cui si parla dei fatti di quella notte. Poi la vicenda finisce su giornali. Al Salone del libro per un evento sui giovani, Fedez minimizza: “Tutti parlano di un massacro. Io non c’ero, e dalle telecamere non si vede niente, erano sporche di pioggia” (...). Tutti parlano di un massacro, ma se questa persona non è stata portata in ospedale, non c’è un referto medico e non ha denunciato, di cosa stiamo a parlare? Dopo tre giorni mi dicono che fosse in discoteca" a Ibiza. E ancora: "Lei sa che il reato di lesioni personali deve avere un referto medico di più di 40 giorni e anche se si fosse fatto male quindi non c’è reato?”.

Affermazioni che insospettiscono la commentatrice: "Fedez nega di essere andato sotto casa di Iovino" ma "stranamente" è "molto documentato sulla nitidezza delle immagini della telecamera e sul reato di lesioni personali" (diverso dalla rissa per cui si può procedere anche solo con la notizia di reato). "È anche abbastanza inquietante che il suo argomento sia 'se non c’è denuncia non c’è reato e quindi non ci sono state botte'.", è la bordata di Lucarelli.

 

In seguito è emerso che Fedez è stato denunciato dai carabinieri e che il reato che gli viene imputato è la rissa, procedibile d’ufficio, "e che le telecamere confermano la versione dei due vigilantes, cioè la sua presenza sul posto". E che "si indaga per scoprire se proprio il rapper sia il mandante dell’agguato", quindi anche se Fedez ha "mentito" fingendosi estraneo o inconsapevole. "Ora si tratta solo di capire chi abbia mentito, perché di sicuro o lui o i carabinieri hanno commesso un errore di comunicazione. Nel caso sia stato Fedez, temo non basterà regalare il van nero in beneficenza", è la stoccata finale di Lucarelli.

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