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Tagadà, l'accusa di Susanna Ceccardi: "La magistratura non è terza"

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Si parla di riforma della giustizia nello studio di Tagadà. In collegamento c'è l'europarlamentare leghista Susanna Ceccardi che punta il dito contro gli abusi messi in campo dai magistrati. Tra gli ultimi, solo in ordine di tempo, le intercettazioni a tappeto di cui si è parlato nelle settimane scorse.      

 

 

 

 

 

"La separazione dei tre poteri dello Stato viene teorizzata da secoli: il potere esecutivo deve essere distinto da quello giudiziario. Ma non avevamo bisogno solo del caso Palamara per scoprire che, in realtà, la magistratura spesso non è così terza come dovrebbe essere e poco sottoposta al controllo. Da anni chiediamo una riforma della giustizia perché la riforma della giustizia garantisce tutti, in particolare la libertà dei cittadini. Le inchieste della magistratura sono assolutamente legittime, qualora abbiano rilevanze o intercettazioni. Ma più di qualche dubbio è nato sull'operato della magistratura e anche degli altri operatori. Io sono finita tra quei trecento intercettati abusivamente nel caso di due mesi fa e chiaramente su di me non hanno trovato niente. Avranno trovato nei miei conti correnti che spendo un po' di soldi per i giocattoli di mia figlia e non di più. Ma sapere di essere stata intercettata abusivamente...invito tutti i cittadini a riflettere su questo: se qualcuno spiasse nei loro conti correnti, nelle telefonate private. È una questione che riguarda tutti e credo che una riforma della giustizia sia attesa da troppi anni in questo Paese.           

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